L'arrivo di Windows 11 è stato accompagnato su un certo dibatto circa i suoi requisiti più stringenti, sui cui si è anche espressa Microsoft. Certo, in generale, l'accoglienza del nuovo sistema operativo è stata abbastanza positiva, ma resta il fatto che una fetta di pubblico è rimasta esclusa dal passaggio al nuovo Windows. I requisiti obbligatori imposti da Microsoft, infatti, oltre all'ormai noto modulo TPM e alla modalità secure boot, alzano l'asticella in termini di quantità di RAM e spazio di archiviazione richiesta, nonché di CPU, lasciando fuori macchine meno recenti.
Se anche voi siete fra gli utenti impossibilitati a fare l'upgrade a Windows 11 perché il vostro sistema non soddisfa uno o più di tali requisiti, esiste una soluzione che vi permette di bypassarli e installare il nuovo sistema operativo del Colosso di Redmond.
Su GitHub trovate Rufus 3.19 (beta), un noto strumento open source nato per assistere gli utenti nella formattazione e nella creazione di unità flash USB di avvio, utilizzabile sia in ambiente Windows che Linux.
Con la versione 3.19 beta, Rufus consente agli utenti di bypassare i requisiti obbligatori in seno agli account Microsoft, in modo da poter installare Windows 11. Nelle note della versione, si accenna esplicitamente a Windows 11 22H2, l'atteso aggiornamento precedentemente noto come Sun Valley 2, che dovrebbe apportare delle significative novità al sistema operativo Microsoft.
Per utilizzare Rufus e installare Windows 11 ignorando i requisiti minimi obbligatori, è necessario disconnettersi da Internet e creare un account locale tramite l'immagine disco modificata di Win11 selezionabile dall'interfaccia utente del tool.
Tra le funzioni offerte da Rufus, ci sono il bypass della verifica del Secure Boot e del TPM, il superamento dei requisiti minimi in termini di RAM e archiviazione, un'opzione per saltare tutte le domande relative alla raccolta dati per fini statistici e analisi, infine la possibilità di impostare i drive interni offline con Windows To Go.