Rubati i dati personali di 26 milioni di persone, controllate se ci sono anche i vostri

Le parti coinvolte non hanno ancora rilasciato dichiarazioni, ma l'attacco sembra aver collezionato tantissime informazioni sugli utenti.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il noto servizio "Have I Been Pwned" ha recentemente aggiunto le informazioni di 26.818.266 individui il cui dato è stato compromesso in un attacco recente al sito web della rivista online "The Post Millennial".

"The Post Millennial", affiliata al gruppo di media "Human Events Media Group", responsabile anche della piattaforma di notizie americana "Human Events", è stata una delle vittime di un attacco informatico all'inizio di questo mese, insieme alla sua controparte statunitense.

Se rientrate tra i soggetti colpiti, il consiglio è quello di cambiare subito le password e controllare l'attività
Durante questo attacco, le pagine principali dei loro siti sono state alterate con messaggi falsi attribuiti all'editore di The Post Millennial, Andy Ngo. Gli autori dell'attacco sostengono di aver sottratto le liste di distribuzione aziendali, i database degli abbonati e i dettagli dei collaboratori, condividendo i link ai dati rubati su pagine web manomesse.

Queste informazioni hanno rapidamente fatto il giro del web, venendo condivise attraverso torrent e forum di hacking, rendendo agevole per gli autori dell'attacco e altri scaricare i dati. Tra le informazioni esposte ci sono nomi completi, indirizzi email, nomi utente, password degli account, indirizzi IP, numeri di telefono, indirizzi fisici e generi, appartenenti presuntivamente a scrittori, redattori e abbonati ai siti.

Il fondatore di "Have I Been Pwned", Troy Hunt, ha aggiunto questi dati al servizio di notifica di violazione dei dati per avvisare i potenziali interessati, anche se non è stato confermato se i dati siano stati rubati direttamente da Human Events o The Post Millennial. Al momento, né The Post Millennial né Human Events hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all'attacco informatico o per avvertire i propri abbonati sull'esposizione dei loro dati.

L'attività giornalistica su questo incidente è stata caratterizzata da una mancanza di risposta da parte delle parti coinvolte, con tentativi di contatto da parte di BleepingComputer rimasti senza risposta. 

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