La scheda top di gamma Nvidia, la RTX 3090, è sicuramente di questi tempi il sogno proibito di appassionati e miner viste le mostruose prestazioni offerte, anche se non è un prodotto alla portata di tutti visto il costo spropositato. Di recente, l'ammiraglia della lineup di Nvidia è stata protagonista del video del Youtuber CryptoAtHome, che si è cimentato in un’avventura davvero particolare.
L’utente infatti non era per nulla soddisfatto della temperatura che raggiungevano le memorie a bordo della sua scheda e per rimediare a questo problema ha pensato di rimpiazzare i pad termici posti sopra i chip, ottenendo dei risultati davvero interessanti: questa semplice operazione ha infatti permesso di abbattere le temperature fino a 25°C. Non è comunque la prima volta che in rete si parla delle temperature elevate raggiunte da una scheda Nvidia, che soprattutto nei suoi modelli di punta RTX 3080 e 3090 ha raggiunto in svariati test valori prossimi ai 100°C.
Micron, il fornitore dei chip, garantisce il funzionamento delle memorie GDDR6X fino ad un massimo di 95°C e raggiungere dei picchi così vicini ai limiti consigliati è di certo nocivo per qualsiasi scheda. Se a questo aggiungiamo il fatto che la scheda video opera sempre alla massima potenza durante il mining, è facile capire perché CryptoAtHome abbia deciso di intervenire sostituendo i pad termici.
Prima di effettuare la sostituzione, la scheda in questione era in grado di minare Ethereum con una velocità di 82 MH/s, ben lontana dai 100 MH/s che si ottengono solitamente con le RTX 3090 FE. La spiegazione sta nel fatto che l’utente è stato costretto ad abbassare le velocità delle memorie fino a 18 Gbps, raggiungendo nonostante ciò temperature di ben 110°C.
Lo Youtuber ha utilizzato dei pad termici Odyssey Thermalright (85x45x1.5 mm), non proprio i più semplici da reperire nel mercato aftermarket. Dopo l’intervento, la scheda è tornata ad operare con una velocità delle memorie standard (21.15 Gbps), raggiungendo i 100 MH/s e con delle temperature che si aggiravano tra gli 84/86°C, un dato per niente male, soprattutto considerando che i pad costano appena 15 dollari.
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