Conclusioni
Abbiamo interpellato una decina di aziende reperite nei risultati delle prime due pagine di ricerca di Google con le parole chiave "recupero dati" e "disco rotto" e simili. Tra queste, sono in sei quelle ad avere accettato una nostra visita e ad averci messo la faccia, come dimostrano i video nelle pagine precedenti.
Dopo avere studiato da vicino le realtà coinvolte e il mondo del recupero dei dati, vogliamo dare un consiglio fondamentale: non cercate di fare i furbi. Ovvero non vi venga in mente di spedire il vostro disco a più di un centro per provare a ottenere vari preventivi, per poi scegliere il più conveniente. Oltre ai rischi insiti nella stessa spedizione, nella grande maggioranza dei casi d'intervento fisico, ovvero con apertura del disco, non ci sarà una seconda possibilità.
Dopo diverse settimane d'indagine, che hanno previsto telefonate anonime e visite nei laboratori sparsi per tutta Italia, la nostra visione è chiara. Il leader italiano del recupero dati, sia per numeri, sia per competenza e attrezzature è senza dubbio Kroll Ontrack; a pensarlo non siamo solo noi, ma perfino gli altri operatori del settore.
Kroll Ontrack ha inoltre condizioni trasparenti e costi tra i più competitivi sul mercato e disponibilità a operare anche in urgenza, 365 giorni all'anno, notti e festività incluse.
Insomma, se avete dei dati da recuperare e volete giocare le vostre chance migliori, consigliamo di affidarvi a Kroll Ontrack.
La seconda classificata è InfoLab Data di Verona, che si distingue per una buona strumentazione nella sede italiana ma che per le lavorazioni più complesse può contare anche sull'esperienza del laboratorio della casa madre in Croazia.
SOS Recupero Dati di Napoli e Recovery Italia di Roma offrono un servizio soddisfacente - pur senza vantare la grande dotazione di tecnologia e pezzi a magazzino del primo classificato - e sono in grado d'intervenire sia a livello software che hardware.
Difficile esprimere un giudizio sulle altre realtà visitate, che per dimensioni, dotazioni e capacità non possono reggere il confronto con i centri più accreditati.
Chiudiamo questa indagine ribadendo la filosofia alla base. Abbiamo selezionato i centri di recupero dati più visibili nelle prime pagine delle ricerche di Google al momento dell'avvio dell'indagine. Abbiamo poi visitato tutti coloro che ci hanno dato la disponibilità a un sopralluogo e a un'intervista con il o la responsabile.?Non stiamo a elencare chi ha risposto negativamente alla nostra richiesta di una visita o chi ha rifiutato ogni contatto con i nostri reporter; preferiamo evidenziare le aziende che si sono rese disponibili e che abbiamo potuto verificare con mano.
Chi gestisce un centro di recupero dati e non è stato interpellato, ci contatti per valutare l'inserimento nella prossima indagine, premesso che accetti le condizioni alla base della nostra inchiesta.
La redazione di Tom's Hardware è come sempre a disposizione dei consumatori e degli operatori del settore.