Surface Pro 3

 

Surface Pro arriva alla terza edizione con tante promesse: più maneggevolezza, più efficienza termica, maggiori prestazioni, migliore autonomia. Ce n'è per tutti: per chi voleva un prodotto con schermo più grande per la produttività e con una risoluzione più alta, per chi lamentava che non si poteva usare appoggiato sulle gambe come un notebook vero, per chi chiedeva una penna migliore.

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CONTRO: La tastiera è opzionale, quando si eseguono applicazioni impegnative scalda un po' sulla parte destra, l'autonomia non è eccezionale.

VERDETTO: Surface Pro 3 ha uno schermo più grande e più luminoso di quello del predecessore, un sostegno che si può regolare in moltissime inclinazioni, una migliore integrazione con la penna stilo, una tastiera migliore anche se comunque distante da quelle di qualità dei notebook. Si può quindi considerare un sostituto del notebook, ma molto più costoso.

Le promesse messe sul tavolo da Microsoft al momento dell'annuncio sono tante, tutte volte a convincere il pubblico che Surface Pro 3 non è un tablet come tutti gli altri, ma un notebook più versatile, più comodo, più leggero, più sottile e più usabile. Non a caso l'azienda di Redmond ha cercato più volte nel corso della presentazione il confronto testa a testa con il MacBook Air di Apple.

La dualità tablet-notebook torna fortemente alla ribalta con questo prodotto. Microsoft è convinta che i consumatori vogliano un tablet che possa sostituire il computer portatile, e l'ultima analisi di mercato di Gartner gli dà ragione. Ecco perché dopo i primi due modelli arriva una terza versione più grande, più potente, con una tastiera che si aggancia in maniera più stabile: tutto volto a eliminare le lacune di un tablet rispetto a un notebook. 

La domanda a cui rispondere è quindi se Surface Pro 3 è effettivamente un dispositivo post-PC e se vale la pena sceglierlo al posto di un notebook. 

Configurazioni

In commercio ci sono cinque configurazioni differenti con prezzi e dotazione diverse. Nonostante la varietà non si può parlare di fascia bassa, dato che il modello d'ingresso costa 819 euro, che diventano 953,99 euro se volete anche la tastiera.

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In questo caso quella di fascia bassa è la dotazione, che prevede una CPU Core i3 con 4 GB di memoria RAM e spazio di archiviazione interno da 64 GB. Salendo di prezzo si trovano due versioni con CPU Core i5: una con 4 GB di RAM e SSD da 128 GB, a 1019 euro (1153,99 euro con Type Cover) che è il modello oggetto di questo test, l'altra con 8 GB di RAM e SSD da 256 GB a 1319 euro (1453,99 euro con Type Cover). Infine arriviamo ai top di gamma, dai prezzi quasi intoccabili. Quello con Core i7, 8 GB di RAM e SSD da 256 GB è quotato 1569 euro (1703,99 euro con Type Cover); il top di gamma che si distingue solo per l'SSD da 512 GB arriva a 1.969 euro (2103,99 euro).

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A differire sono anche i chip grafici: in tutti i casi sono integrati, ma il Core i3 ha un Intel HD Graphics 4200, i due Core i 5 passano all'Intel HD Graphics 4400, mentre per i Core i7 Microsoft ha scelto gli Intel HD Graphics 5000. Per tutti i modelli il sistema operativo è Windows 8.1, e non c'è bloatware.