Recensione Surface Go, se costasse un po' meno sarebbe perfetto

Il notebook 2-in-1 di Microsoft non è niente male, ma costa un po' più di quanto siamo disposti a pagare per un prodotto simile.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Con il Surface Go Microsoft propone la sua interpretazione di un notebook 2-in-1 economico. È del tutto simile al Surface Pro: un tablet con Windows 10, a cui collegare tastiera, mouse e altre periferiche. E ritroviamo lo stesso punto di forza: un vero e proprio PC con sistema operativo desktop con il formato compatto di un tablet.

Per ridurre il costo Microsoft ha rimpicciolito il Surface e inserito hardware meno potente. Il processore Intel Pentium Gold 4415Y è molto lontano dalle prestazioni delle CPU Intel Core presenti sui Surface Pro, ma come vedremo se la cava abbastanza bene.

Design ed ergonomia

Il corpo principale è solido e ben bilanciato. Non particolarmente leggero con i suoi 522 grammi di peso: usarlo come tablet vero e proprio, tenendolo in mano, tende a essere stancante. L'iPad di Apple non è molto più leggero (469 grammi) ma si nota.

Dietro al Surface Go però c'è un'aletta che per tenerlo su un tavolo; si può posizionare a piacere per ottenere l'inclinazione dello schermo che preferite: la posizione sarà sempre salda, e questo è sicuramente un grande pregio. Con altri tablet dovrete comprare una custodia a parte per fare la stessa cosa, e solo con i modelli più costosi otterrete un risultato simile a quello che offre il Surface Go senza accessori. Che si tratti di guardare un video, eseguire un videogioco o scrivere una mail, è un bel vantaggio.

Lo chassis in metallo e magnesio conferisce una grande solidità al Surface Go, senza aumentare troppo il peso. È senz'altro un prodotto votato alla massima mobilità: aggiunge poco peso in borsa (anche l'alimentatore non pesa poi molto) e come vedremo l'autonomia permette di stare in giro tutto il giorno senza troppe preoccupazioni.

Sul lato lungo superiore abbiamo il pulsante di accensione (o standby) e il bilanciere del volume. Su quello opposto invece troviamo il connettore proprietario per la tastiera (quella originale fa anche da cover e integra un touchpad). A destra invece c'è la presa jack, una porta USB-C e la porta Surface Connect. Quest'ultima serve per la ricarica ma, dato che usa il protocollo 3.1, ci si può anche collegare un dock di espansione. Al momento in Italia c'è solo quello da 234 euro, ma ne esiste uno meno costoso; speriamo che arrivi presto anche da noi.

La videocamera frontale non produce immagini di alta qualità ma è più che adatta per una videochiamata e, ancora più importante, permette l'accesso tramite riconoscimento facciale e Windows Hello. Simile il giudizio per la fotocamera posteriore, che non avrete voglia di usare a meno di una specifica necessità.

Il Surface Go è precisamente ciò che sembra a una prima occhiata, vale a dire un Surface Pro rimpicciolito. Un ridimensionamento che implica dei compromessi, in particolare per quanto riguarda la potenza, come vedremo. Ci sono però anche differenze di design, come gli angoli arrotondati (mentre il Surface Pro è più squadrato).

Schermo e audio

Il Surface Go monta un pannello LCD da 10 pollici con risoluzione 1800x1200. La densità da 217 PPI non è particolarmente alta, e in alcuni casi si vedono i pixel, ma bisognerà prestare molta attenzione. Per i contesti d'uso ideali del Surface Go, non dovrebbe essere un problema. Il formato 3:2 porta ad avere strisce nere sopra e sotto quando si guarda in video in 16:9. Non è molto bello, ma in compenso per lavorare o studiare è preferibile.

È un buon pannello per precisione e fedeltà cromatica, si presta bene all'uso multimediale e, grazie a una luminosità piuttosto alta e un buon trattamento antiriflesso, si potrà usare il Surface Go anche in situazioni difficili, come sotto la luce di una finestra.

Le cornici sono piuttosto grandi, non particolarmente belle da vedere, ma offrono lo spazio per due altoparlanti stereo. La qualità audio risultante è migliore di quella che ci potrebbe aspettare da un prodotto simile - anche se l'iPad di Apple riesce a fare meglio da questo punto di vista.

Prestazioni e autonomia

Il Surface Go non nasce per essere un computer potente, e bisogna essere consapevoli che ci saranno dei compromessi. L'avvio è piuttosto agile, ma durante l'utilizzo i limiti si notano.

L'uso di una singola applicazione come Word non dà problemi, e lo stesso vale per buona parte delle app che potreste usare sul Surface Go. La navigazione Web invece è meno che perfetta, in particolare perché scorrendo con le dita la finestra scatta, al punto da perdere di vista il punto che stavi leggendo. Con Google Chrome è prevedibile, perché la versione desktop non è ottimizzata per questo. Il problema si nota anche con Edge, il che era meno prevedibile.

In ogni caso tutto funziona abbastanza bene, anzi siamo arrivati a una decina di schede aperte in Chrome. Nessun problema nel gestire il lavoro quotidiano, che comprende videochat, editing di testo, navigazione web, modifica di immagini. Sì, se i file non sono troppo complessi e grandi si può usare anche Photoshop. Basterà fare attenzione a chiudere i file che non vi servono più; se, come me, avete l'abitudine di lasciare tutto aperto, il Surface Go vi ricorderà che non è la migliore delle idee.

Per quanto il Pentium Gold 4415Y non sia nemmeno lontanamente un rivale dei Core i7, nell'insieme ho trovato un notebook più scattante di quanto pensassi, capace di gestire dignitosamente le attività che gli ho richiesto. Il sistema mostra il fianco, se così si può dire, con il caricamento di alcune pagine web. Di tanto in tanto bisogna avere pazienza.

La grafica integrata nel processore invece è più potente di quanto ci si potrebbe aspettare. Si riescono a manipolare oggetti in Paint3D, e si può giocare a Minecraft senza problemi - risultato che non davo per scontato. Giochi come Heartstone o Fortnite sono senz'altro alla portata del Surface Go.

Quanto alla batteria, Microsoft dichiara una durata "fino a 9 ore in riproduzione video". Naturalmente potete usare il Surface Go per guardare Netflix tutta la notte, ma probabilmente non è per quello che lo comprerete. Usandolo per cose un po' meno frivole, il nostro Surface Go è durato dalle cinque alle sette ore, secondo la giornata. Non è moltissimo, ma dovrebbe bastare per la giornata di uno studente o per stare fuori dall'ufficio. L'alimentatore comunque è molto leggero, e non sarà un problema aggiungerlo nello zaino.

Tastiera e touchpad

Inutile negarlo, la Type Cover più piccola si nota. I tasti da 14 mm non sono particolarmente piccoli (in effetti ritroviamo la stessa dimensione sulla maggior parte dei notebook), ma sono più vicini tra loro e almeno all'inizio si sbaglia più spesso. Una volta che ci si è fatta l'abitudine però non sarà un problema.

Scrivere su questa tastiera non è la migliore delle esperienze: è un po' rumorosa, e la risposta dei tasti non è certo l'ideale. Non avremmo nulla da dire se stessimo parlando di un prodotto economico, ma visto il prezzo a cui Microsoft propone questo accessorio, forse poteva fare qualcosa di meglio.

In uno spazio così ristretto, d'altra parte, Microsoft è riuscita a inserire anche un touchpad piuttosto grande. È anche preciso e reattivo, piacevole da usare e di ottima qualità generale. Nell'insieme questo accessorio è di ottimo livello, con l'unica pecca di essere molto costoso.

Esperienza soggettiva

Il Surface Go arriva con installato Windows S. Siamo passati immediatamente a Windows Home "normale", e vi consigliamo di fare lo stesso a meno non abbiate qualche specifica ragione per non farlo. Poter contare su un processore x86 rende questo passaggio del tutto indolore, anzi consigliabile; cosa che non si può dire dei (pochissimi) tablet Windows basati su architettura ARM.

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Passare a Windows Home offre l'ovvio vantaggio di poter installare un maggior numero di programmi, mentre con Windows S sarete vincolati a quelli disponibili nel Microsoft Store. E se anche al momento questo aspetto non vi interessa, aggiornare il sistema operativo non ha controindicazioni.

Di contro, per un uso basilare Windows S potrebbe andare bene a molti. Il Windows Store offre quasi tutte le applicazioni più famose, garantisce una maggiore sicurezza e assicura l'installazione di tutti gli aggiornamenti necessari. Potrete usare solo Edge come browser, e questo per alcuni potrebbe essere un limite. Ma per molti, invece, non sarà un problema.

In ogni caso si può scegliere e questo rende la faccenda un falso problema. Passare da Windows S a Windows Home non è una procedura ovvia; Microsoft potrebbe semplificarla. Forse gli sviluppatori (o i responsabili marketing) hanno pensato che è un'operazione per utenti esperti, e che questi troveranno il modo anche senza istruzioni esplicite. In caso di dubbi, comunque, una ricerca su Google ve li risolverà.

Le prestazioni sono tutto sommato accettabili, almeno per la versione che abbiamo testato. Come tablet multimediale se la cava egregiamente, che si tratti di guardarsi una serie su Netflix, giocare o navigare. L'audio è di buona qualità, ma lo scrolling del browser, quando si usano le dita, è sicuramente migliorabile.

Collegando la Type Cover abbiamo invece un notebook vero e proprio. L'aletta posteriore permette una grande flessibilità, e potrete usarlo più o meno comodamente a scuola, in aeroporto o altrove. Usato sulle ginocchia invece non se la cava altrettanto bene, e ti fa sentire la mancanza di un portatile tradizionale.

L'autonomia non fa gridare al miracolo, ma è del tutto adeguata. Inoltre il caricatore è molto leggero e non sarà un problema aggiungere anche quello allo zaino, se ne avete bisogno.

Conclusioni, confronto con Apple iPad e Surface Pro

Il Surface Go dimostra che un notebook economico può essere di grande qualità. Ottimi materiali e design, prestazioni tutto sommato valide, questo prodotto non offre serie ragioni per cui lamentarsi. Se la cava bene tanto come tablet multimediale quanto come strumento di lavoro, per quanto alcune attività siano da escludere a priori (montaggio video e fogli Excel complessi per esempio).

Dimostra anche che "economico" è un concetto molto relativo. Nella versione che abbiamo provato infatti costa 728 euro: 599 per il Surface Go e altri 129 per la Type Cover. Se vi dovesse interessare anche il pennino, ci vogliono altri 115 euro. Gli altri accessori sono anch'essi piuttosto costosi.

Per 730 euro potete sicuramente comprare un computer più potente: per esempio su Gearbest trovate il Mi Notebook Air a meno di 700 euro, e anche guardando agli store italiani si trova di meglio in termini di potenza bruta.

Ma non è solo questione di potenza. Il Surface Go offre un alto livello di portabilità. Lo si infila in qualsiasi borsa, pesa relativamente poco e la batteria dura abbastanza. Inoltre ha un touchscreen, che in alcuni casi è un bel vantaggio.

Chi cerca dispositivi simili, leggeri e comodi, in genere prende in considerazione un iPad con tastiera. Se dovete prendere appunti all'università (o alle superiori), in effetti il prodotto Apple è del tutto equivalente al Surface Go. E con le giuste applicazioni ci si può lavorare. Sia detto en passant, l'affermazione è valida anche per i tablet Android (e alcuni smartphone).

Il punto dolente è che un iPad 9.7 da 128 GB insieme a una Logitech Folio costano, sullo store ufficiale Apple, 548 euro. Guardando i prezzi altrove, i cosiddetti street price, la differenza è meno marcata ma non scompare: l'iPad resta la scelta meno costosa.

Il Surface Go compensa con un sistema operativo desktop, una porta USB-C e un lettore di memory card. Inoltre la Type Cover, in termini generali, è preferibile alla Logitech Folio sia per qualità della tastiera sia per il fatto che include un touchpad. Usando un dock esterno l'esperienza "da ufficio" è preferibile con il Surface Go, soprattutto per via del sistema operativo.

Sul fronte Apple, la migliore ottimizzazione del touchscreen rende meno pressante il bisogno di un touchpad. E per quanto un confronto sulla potenza non sia del tutto legittimo, anche da questo punto di vista il prodotto Apple offre di più.

Guardando al fratello maggiore Surface Pro, invece, la differenza più ovvia è naturalmente il prezzo. Secondo le necessità potrebbe valere la pena di spendere 959 euro (più la Type Cover) o anche di più: in cambio avrete uno schermo più grande (12,3"), ma soprattutto un hardware più potente e prestazioni migliori. Il Surface Pro è sicuramente un bel prodotto, ma non è detto che l'esborso in più sia giustificato dalle vostre esigenze. Inoltre, chi prende in considerazione il Surface Go probabilmente lo fa prima di tutto per via del prezzo.

Alla fine sarà una questione di preferenze personali, scegliere se vale la pena spendere di più. La parola chiave qui però è "economico", e molti si orienteranno al prodotto meno costoso in grado di rispondere alle esigenze. A maggior ragione se è marchiato Apple. Qui Microsoft potrebbe avere un problema da gestire.

Siamo però al primo tentativo da parte di Microsoft in questa nuova arena, e da questo punto di vista il Surface Go è un successo. Con con questa prima generazione Microsoft ha portato sul mercato un buon prodotto per prestazioni e qualità costruttiva. Non è economico come sembra, ma compensa con alcuni pregi specifici come un lettore di memory card e una porta USB-C, che potrebbero fare la differenza in alcuni casi.

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