Confronto prodotti
Raramente usiamo i grafici delle prestazioni SATA e l'ultimo gruppo di test è piuttosto diverso da quello dell'ultima volta in cui ci siamo occupati di un nuovo SSD SATA. Crucial ha rimpiazzato l'MX200 con l'MX300 con memoria 3D e il Neutron XTi di Corsair ora rappresenta il migliore dei prodotti Phison S10. L'XTi è il primo SSD ad avere tecnologia Double DDR di Phison, che usa il doppio della DRAM per il Flash Translation Layer (FTL).
Tre prodotti fanno parte della nostra selezione precedente. Il Samsung 850 EVO rappresenta il meglio del mercato mainstream. A un certo punto l'EVO era pochi euro più costoso dei prodotti entry level, ma i prezzi sono cambiati nei mesi precedenti e i prodotti TLC come l'OCZ Trion 150 sono diventati più competitivi. Il grande gap rende l'EVO un vero prodotto mainstream, di fascia media. Il Samsung 850 Pro e il SanDisk Extreme Pro rappresentano le migliori prestazioni che l'interfaccia SATA può offrire. Entrambe le unità sono accompagnate da 10 anni di garanzia e forniscono prestazioni eccezionali durante i carichi moderati e pesanti. Il Toshiba VX500 vuole sfidare questi prodotti mantenendo prezzi contenuti.
In laboratorio abbiamo tre dei quattro Toshiba OCZ VX500, per confrontarli con altri SSD da 512 GB. La barra nera rappresenta il VX500 da 512 GB. Anche se i modelli da 256 GB e 1 TB sono presenti nei grafici focalizzeremo la nostra attenzione sul modello da 512 GB.
Prestazioni in lettura sequenziale
Il test che si concentra sulle prestazioni in lettura sequenziale mostra che i prodotti rientrano su livelli prestazionali distinti a QD2. L'unico prodotto con uno svantaggio evidente è il Crucial MX300, che Micron ha dotato di memoria 3D TLC da 384 Gbit. Crucial posiziona la serie MX300 nel mercato mainstream, ma l'alta densità dei die porta a un calo prestazionale alle capacità inferiori. La memoria 3D flash tuttavia permette di superare agevolmente 1 TB di capacità.
Il VX500 si comporta meglio dell'MX300 ma insegue gli altri prodotti. I due leader di mercato offrono prestazioni circa 20 MB/s superiori a QD2 rispetto ai competitor. La differenza è ampia sulla carta, ma in condizioni reali la prestazione extra equivale a un errore di arrotondamento nella quantità di tempo necessaria per trasferire un file di medie dimensioni.
Prestazioni in scrittura sequenziale
I grafici di scrittura sequenziale rivelano inoltre differenti livelli prestazionali. Il Neutron XTi sale sul podio mentre i Samsung Pro e EVO inseguono da vicino. I tre VX500 raggiungono 500 MB/s a QD2. Ci aspettavamo una differenza un po' più grande tra queste tre unità, ma tutte si comportano in modo simile con dati sequenziali.
Prestazioni in lettura casuale
Tutti e tre gli SSD VX500 offrono prestazioni in lettura casuale molto basse. Quando abbiamo compilato i grafici dubitavamo se fosse giusto confrontare il VX500 ai modelli con prestazioni più alte. Nel corso della recensione vedrete un cambiamento netto nei test in condizioni reali. La programmazione di Toshiba ci ha sempre restituito strani risultati nei test sintetici.
Il VX500 ha una piccola DRAM o buffer SRAM per mettere in cache la mappa LBA, ma la cache non è abbastanza ampia da poter archiviare la mappa nella sua interezza. Toshiba probabilmente usa algoritmi per rilevare i dati più usati sul disco e in seguito mette nella cache solo le parti della mappa a cui si accede più di frequente. Questa tecnica permette agli SSD di fornire prestazioni rapide con dati localizzati e di accesso frequente, cosa molto comune, me le prestazioni soffrono quando si richiedono dati "freddi", usati con meno frequenza - può avvenire durate i benchmark sintetici.
Prestazioni in scrittura casuale
Le specifiche del VX500 di OCZ ci hanno già detto cosa aspettarci dalle prestazioni in scrittura casuale, ma non ci aspettavamo che la bassa prestazione di picco riducesse anche le prestazioni con QD ridotte. Per Toshiba non sarà facile superare il problema ottimizzando il firmware.
Carico misto, 80% sequenziale
Come detto, gli SSD client di Toshiba sono molto meglio di quanto ci vogliano far credere i test sintetici. Il VX500 si occupa dei carichi misti sequenziali con facilità e supera la concorrenza. I risultati ci dicono che Toshiba non ha ottimizzato per i test sintetici e si è focalizzata invece sulle prestazioni con i software reali.
Carico misto, 80% casuale
Il VX500 avrebbe vinto un altro test con carichi misti, questa volta con dati casuali, se avessimo rimosso i due SSD Pro più costosi. Ci piacerebbe vedere il VX500 raggiungere un livello più alto e competere con i due modelli Pro di Samsung e SanDisk, ma le basse prestazioni in lettura casuale rendono il tutto più difficile.
Stato di equilibrio sequenziale
I tre SSD VX500 condividono specifiche prestazionali quasi identiche ma i modelli più capienti offriranno quasi sempre maggiori prestazioni. I prodotti più capienti usano buffer DRAM più ampio e più NAND e ciò aiuta a incrementare le prestazioni. Il VX500 da 512 GB si comporta bene rispetto agli altri prodotti nel grafico. Non supera tutte le unità nei test in stato di equilibrio sequenziale, ma si posiziona a metà gruppo.
Stato di equilibrio casuale
La costanza prestazionale è ciò che fa emergere dal gruppo il SanDisk Extreme Pro. L'unità, inoltre, raggiunge prestazioni di picco elevate quando la mettiamo sotto torchio. La serie OCZ VX500 ha meno costanza e un gap più ampio tra le prestazioni più basse e più alte durante il test. Il VX500 ha la variazione prestazionale più ampia ma si comporta comunque molto meglio di qualsiasi prodotto basato su memoria TLC - salvo l'850 EVO. La serie VX500 merita il confronto con i migliori SSD SATA sul mercato, ma non sempre ne esce vincente.