Autonomia notebook

Samsung ha aggiornato la propria gamma di SSD SATA con modelli da 2 TB delle line 850 Pro e 850 Evo. Sono migliori dei modelli esistenti?

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a cura di Tom's Hardware

Autonomia notebook

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L'850 Evo continua a comportarsi alla grande. A inizio articolo avevamo ipotizzato che il modello da 2 TB fornisse maggiore autonomia per i notebook rispetto al modello Pro, anche se le specifiche di Samsung indicavano che il Pro usasse meno energia.

Quando le aziende misurano il consumo degli SSD lo fanno guardando alle prestazioni in lettura e scrittura sequenziale e casuale. Quando il test è completato, il rilevamento si ferma e i risultati sono registrati. Tuttavia è bene sapere che gli SSD non smettono di lavorare quando terminano i loro carichi di lavoro.

Se scriviamo un file da 5 GB, i dati vengono spostati e il sistema riprende la normale operatività - ai nostri occhi. Gli SSD non la vedono nello stesso modo. Piuttosto, dopo il trasferimento, il controller entra in gioco e sposta l'informazione, ripulendo le celle di memoria NAND Flash e preparando l'SLC emulata per la prossima operazione.

Misurare l'autonomia del notebook non è solo questione di quantità di energia consumata durante il carico di lavoro iniziale, ma anche quel consumo dopo la fine dell'operazione. Più veloce un'unità riesce a rimescolare i dati, minore è il consumo generale.

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La cache SLC dell'850 EVO da 2 TB è così buona che permette al prodotto di fornire le migliori prestazioni che abbiamo mai visto in un ambiente in cui il consumo deve essere, per forza di cose, contenuto. Dato che l'unica differenza tra queste configurazioni è l'SSD, il Samsung 850 Evo dimostra che l'SLC è più efficiente della MLC - e di ogni altra unità concorrente.

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