Per testare i Corsair Neutron XTi abbiamo creato un mix di prodotti mainstream e premium. I Samsung 850 Pro e SanDisk Extreme Pro dominano il mercato degli SSD SATA di fascia alta. Entrambe le serie sono coperte da 10 anni di garanzia e offrono le prestazioni al top della categoria, ma preferiamo gli Extreme Pro per la costanza sotto carichi pesanti. La famiglia SSD 730 di Intel rientra nella stessa categoria, ma spesso non se ne tiene conto per via del prezzo superiore e della minore garanzia.
I Samsung 850 EVO dominano la categoria degli SSD mainstream con una garanzia di 5 anni, prestazioni molto alte e un'affidabilità comprovata. Il SanDisk Ultra II e il Crucial MX300 da 750 GB servono da contorno per ampliare la nostra comparazione.
Prestazioni in lettura sequenziale
Gran parte dei prodotti in classifica fornisce prestazioni in lettura sequenziale impressionanti. Gli ultimi firmware di Phison hanno ridotto le prestazioni in lettura sequenziale di 20 MB/s con QD2, ma la leggera riduzione non è preoccupante perché le prestazioni rimangono comunque su livelli elevati.
Prestazioni in scrittura sequenziale
Il Corsair Neutron XTi da 480 GB domina nel test sulle prestazioni in scrittura sequenziale ma molti SSD inseguono da vicino. Il carico in scrittura è il secondo test dove l'XTi con la minore capacità sopravanza la soluzione più capiente che ha più flash e DRAM. La grande prestazione dell'SSD da 480 GB è notevole perché di solito sono quelli più capienti a raggiungere le migliori prestazioni.
Prestazioni in lettura casuale
Nemmeno Corsair con la DRAM raddoppiata può sopperire alle carenze del controller Phison S10, incapace di andare oltre 10.000 IOPS in lettura casuale con una queue depth 1. Phison ha lavorato duramente per aumentare le prestazioni in quest'area lo scorso anno, e abbiamo notato miglioramenti modesti ma non sufficienti a raggiungere il livello degli SSD premium e mainstream di Samsung.
La gamma XTi insegue tutti gli altri SSD nella classifica sulle prestazioni in lettura con piccoli blocchi casuali, con l'eccezione del Crucial MX300 con memoria TLC 3D - per via dell'handicap di avere un controller a quattro canali. Le prestazioni in lettura casuale sono sconfortanti.
Prestazioni in scrittura casuale
Le prestazioni in scrittura casuale dei Neutron XTi con una queue depth di 1 sono inferiori a quelle degli altri SSD. Gli SSD XTi si comportano un po' meglio aumentando la definizione della coda, ma la parità prestazionale con i migliori SSD la si raggiunge solo ad alte queue depth.
Carico sequenziale misto all'80%
Le alte prestazioni sequenziali degli SSD Corsair XTi emergono anche in questa prova. Con una queue depth 2 gli SSD XTi sono vicini ai Samsung 850 Pro e riescono a tenere il passo degli 850 EVO. I Neutron XTi aumentano la loro prestazione sequenziale all'intensificarsi del carico e rimangono competitivi per il resto del test.
Carico casuale misto all'80%
Le prestazioni in lettura casuale basse influenzano l'andamento con piccoli blocchi casuali misti. Storicamente questa è un'area che Phison fatica a digerire, tanto che l'azienda soffre di prestazioni casuali miste basse da diverse generazioni di prodotti. Nella prossima pagina vedrete come queste prestazioni influenzano il comportamento con software reali, che spesso consistono di un'elevata concentrazione di blocchi casuali 4KB che il sistema operativo carica nella memoria di sistema.
Stato di equilibrio sequenziale
Il team di Phison che sviluppa il firmware del controller S10 ha speso molto tempo ad aumentare le prestazioni in stato di equilibrio sostenuto per l'ambito enterprise e i Neutron XTi mostrano dei progressi in quell'area. La maggior parte degli utenti non s'imbatterà mai in un'intensa condizione di stato di equilibrio, a patto che non si faccia una pesante produzione A/V (audio/video) su un computer dedicato solamente a quello scopo.
Stato di equilibrio in scrittura casuale
Gli SSD Corsair Neutron XTi hanno le prestazioni in scrittura casuale 4KB più costanti di qualsiasi altro SSD consumer che abbiamo mai provato, e questo è un effetto diretto della DRAM raddoppiata. Prestazioni costanti non indicano necessariamente alte prestazioni. Anche se questi SSD sono incredibilmente costanti, forniscono prestazioni in stato di equilibrio casuale che sono solamente pari alla metà di quelle raggiunge in questo test da un SSD 730 di Intel o un Extreme Pro di SanDisk.