Abbiamo provato tutte e tre le capacità disponibili dell'SP550. Si arriva fino a 480 GB, ma in futuro arriverà un modello da 960 GB. Dentro alla scatola del prodotto c'è un adattatore da 7 a 9,5 mm e una guida di avvio rapido. Il manuale stampato include le istruzioni d'installazione e un collegamento per il download di Acronis True Image HD.
L'ADATA SP550 usa uno chassis da 7 mm, quindi rientra negli ultrabook che hanno uno spessore ridotto. In generale l'SP550 è piuttosto anonimo nel look, anche se allo stesso tempo è funzionale. Aprendo ogni SSD troviamo il nuovo controller Silicon Motion SM2256 insieme alla DRAM di Samsung e la memoria triple level cell di SK Hynix.
Confronto tipo di dati e cache SLC
Il controller Silicon Motion SM2256 non impiega la compressione, quindi non c'è un penalty quando si "colpisce" il disco con dati incomprimibili.
La memoria TLC presenta invece diversi problemi che devono essere compensati. Qui vediamo che le prestazioni native in scrittura sequenziale di blocchi da 64 KB sono inferiori a 100 MB/s. È meno di quanto avete con molti dischi meccanici a basso costo e la metà delle prestazioni in scrittura sequenziali ottenibili dagli hard disk da 7200 RPM più veloci.
Come detto nel corso dell'articolo, per combattere le basse prestazioni in scrittura i produttori mettono spesso da parte una porzione di TLC trasformandola in una memoria NAND Flash SLC emulata. Ciò porta a una riduzione di tre volte nella capacità di queste celle, ma un incremento di quattro volte per quanto concerne le prestazioni.
Come potete immaginare bisogna trovare un bilanciamento tra il troppo spazio dedicato all'SLC, sottratto alla capacità, e la necessità di mascherare le ridotte prestazioni di scrittura sulla memoria TLC. Come potete vedere nel grafico sopra l'ADATA SP550 destina solo una piccola capacità all'SLC, perciò probabilmente sperimenterete basse velocità in scrittura sequenziale durante il trasferimento di file o l'installazione di software.