Consumi
Non leggiamo o scriviamo dati in ogni momento. E anche se lo facessimo, il consumo varierebbe in base al carico di lavoro. Dopo che avviene una scrittura, l'SSD consuma più energia per eseguire operazioni in background come garbage collection, TRIM e wear leveling.
Un SSD consuma X watt mentre processa dati sequenziali, Y watt mentre processa dati casuali e Z watt in idle potrebbe non garantire una migliore autonomia sul portatile rispetto a un altro prodotto che richiede più energia per quelle stesse operazioni. Piuttosto che osservare numeri dal valore quasi insignificante vogliamo mostrarvi un quadro più rappresentativo.
C'è un quarto drive nella classifica sopra che fa da riferimento. Abbiamo incluso un SSD da 120 GB SATA e vediamo che al momento non c'è un vantaggio nell'autonomia usando PCIe o SATA. Infatti il drive SATA supera tecnicamente i tre dispositivi PCIe.
L'SM951 di Samsung consente un'autonomia leggermente maggiore rispetto al vecchio XP941. Ed entrambi gli SSD Samsung superano il Plextor M6e Black Edition da 512 GB. Detto questo, Plextor vende l'M6e Black Edition in un adattatore M.2-to-PCIe, quindi non è ottimizzato per l'uso nei notebook.
Quando scollegate il notebook dalla presa di corrente Windows modifica gli schermi energetici per ridurre i consumi. La CPU, la memoria e i bus DMI, SATA e PCIe rallentano la risposta. In alcuni sistemi persino le ventole rallentano.
Naturalmente in questo stato le prestazioni si riducono. Con questo in mente, possiamo ancora misurare l'efficienza degli SSD in un ambiente a basso consumo. Il valore che riportiamo riguarda l'intera piattaforma. L'unica variabile che cambia tra i test è l'SSD. Le unità SM951 e XP941 forniscono prestazioni più elevate in questo stato energetico.