Overclock

Non solo R9 Fury X, ecco la Radeon R9 Fury. Basata su una versione meno potente della GPU Fiji, questa scheda di AMD punta al cuore degli appassionati. Ecco il test.

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a cura di Tom's Hardware

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Per aumentare le frequenze della Sapphire Radeon R9 Fury Tri-X abbiamo usato MSI Afterburner in quanto compatibile con la maggior parte delle GPU sul mercato. Sfortunatamente non abbiamo avuto accesso ad alcuna delle caratteristiche avanzata tipicamente disponibili nel software, come la modifica della tensione. Le schede AMD Fury non sono ancora completamente supportate dall'applicazione e perciò abbiamo avuto accesso solo alle funzioni base, ma tuttavia è ciò che serve per fare qualche modifica.

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Il power limit di questa scheda è modificabile da 0 a +50% e la frequenza della GPU può essere modificata a incrementi di un singolo MHz. Inizialmente sembrava che aumentare la frequenza della memoria fosse possibile. La barra è illuminata e si può scrivere manualmente una nuova frequenza, ma questa non viene applicata. AMD ha optato per bloccare la frequenza dei moduli HBM. Ci sono voci secondo cui potrebbe trattarsi solo di un blocco nei driver, ma per ora rimaniamo ancorati a quanto possibile ufficialmente. Lo slider è presente ma è bloccato a 500 MHz.

L'unica altra opzione disponibile è la velocità della ventola. Di default le ventole sono impostate su "Automatico" ma si può impostare qualsiasi velocità. A ogni modo siamo riusciti a portare la GPU a 1080 MHz, prima di avere problemi: il sistema si riavviava lanciando Battlefield 4 con la GPU a 1090 MHz, e a 1085 MHz i risultati in 3DMark scendevano a livelli tipici delle frequenze standard.

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Una cosa interessante è che il profilo automatico sembrava impedire alle ventole di girare per la maggior parte del tempo. In idle Afterburner legge una velocità del 19%, ma nessuna delle tre ventole è in movimento. Le ventole non si sono avviate fino all'ultimo momento del test 3DMark Firestrike e nell'istante in cui il test è stato completato le ventole si sono nuovamente fermate. Abbiamo notato anche che la temperatura della GPU rimaneva sopra 60 gradi per la maggior parte del tempo, mentre la scheda si affidava solo al raffreddamento passivo per ridurre la temperatura.

A questo punto abbiamo impostato un duty cycle del 50% per vedere se le temperature avrebbero permesso frequenze più alte. Impostando le ventole manualmente la scheda si è raffreddata più rapidamente dopo carichi pesanti, ma la stabilità non è migliorata e la frequenza stabile più alta è rimasta 1080 MHz.

Abbiamo parlato ai rappresentanti di Sapphire delle nostre preoccupazioni circa la velotià delle ventole. Ci è stato risposto che l'azienda è a conoscenza di questo e un nuovo BIOS sarà installato sull'hardware presente nei neogozi. Dopo aver parlato con Sapphire abbiamo determinato che la scheda in nostro possesso aveva un BIOS precedente.

Dopo aver installato il BIOS aggiornato le ventole sono rimaste ferme al 19%, ma hanno accelerato nettamente sotto carico. Prima di installare il BIOS aggiornato le ventole non superavano mai la velocità del 40%, e la GPU raggiungeva 75 °C con FurMark. Con il nuovo BIOS le ventole hanno accelerato fino al 95% e mantenuto la temperatura sotto i 55 °C. Le ventole sono arrivate a quella velocità elevata solo durante il test con FurMark. Con il gaming le ventole giravano a una velocità più ragionevole, solitamente intorno al 40% o meno.

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La Sapphire Fury Tri-X è già overcloccata di fabbrica, quindi andare oltre è un bonus, ma 40 MHz non sono un grande incremento. Con un radiatore così grande ci aspettavamo di più, ma forse altri sample si comporteranno meglio.

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