Conclusioni
AMD ha messo i recensori in difficoltà con la Radeon R9 Fury. Da una parte la GPU Fiji con memoria HBM rappresenta un lavoro ingegneristico notevole. L'HBM è una tecnologia giovanissima, ma ha già dimostrato il suo potenziale. L'ampio bus di memoria è molto efficace e AMD ha dimostrato che 4 GB sono sufficienti per i giochi odierni alle maggiori impostazioni di dettaglio. Forse è il marketing dell'azienda a essersi spinto un po' troppo oltre.
AMD parla della R9 Fury come una soluzione per giocare in 4K. Tecnicamente è in grado di farlo, ma l'azienda sbaglia nel suggerire che è in grado di gestire tale risoluzione a impostazioni Ultra. È vero che si può giocare alcuni titoli con quel livello di dettaglio, ma non sarà possibile raggiungere frame rate adeguati. Sarebbe più esatto dire che la R9 Fury è in grado di gestire il 4K a impostazioni medie, anche se non è così "sexy" in termini pubblicitari.
A ogni modo ci piace molto questa Sapphire Radeon R9 Fury Tri- X. Le ventole che girano lentamente fanno il loro lavoro senza produrre molto rumore. C'è un bel po' di margine termico a disposizione se volete modificare manualmente la velocità delle ventole. Sapphire ha fatto un ottimo lavoro nel realizzare una scheda bella a vedersi e capace di tenere a bada il calore della GPU AMD Fiji. Il leggero overclock impreziosisce il tutto.
Fury rappresenta il ritorno di AMD nel gaming di fascia alta. È tuttavia molto più indicata per giocare a 2560x1440 che in 4K. In quasi tutti i test la Sapphire R9 Fury Tri-X ha superato la GeForce GTX 980. Anche a frequenze di clock di riferimento è in grado di tenere il passo. La Fury si colloca tra la GTX 980 e 980 Ti, sia per potenza che per prezzo, ma la differenza di listino con la GTX 980, se confermata (dettagli a pagina 2), non sembra giustificata completamente dalle prestazioni. AMD dovrebbe essere più aggressiva sul fronte del prezzo per sbaragliare la concorrenza. Ma forse, a tal proposito, qualcosa bolle in pentola.