GeForce Experience e ShadowPlay
GeForce Experience
Come appassionati di PC apprezziamo le opzioni di qualità e le impostazioni prestazionali presenti negli ultimi videogiochi. Sappiamo che ci sono impostazioni che permettono di godere di una grafica decisamente superiore, ma anche che tali parametri possono rendere un titolo ingiocabile. Raggiungere il giusto compromesso non è facile e per questo Nvidia ha pensato di creare GeForce Experience, così da semplificare la scelta dei parametri di gioco in base alla vostra CPU, GPU e risoluzione, avendo come riferimento un database di configurazioni. Il software, al tempo stesso, si assicura che abbiate sempre i driver aggiornati.
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Tanti appassionati continueranno a dedicarsi alla ricerca, in prima persona, delle impostazioni migliori, ma con un sempre maggior numero di giocatori "mainstream" che installano un gioco e lo avviano immediatamente, senza controllare i driver o altre impostazioni, GeForce Experience ha un suo motivo di esistere, perché permette a tutte queste persone di godere di un'esperienza migliore senza richiedere sforzi. Nvidia, in un certo senso, "consolizza" un po' il PC.
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Nella nostra veloce prova, GeForce Experience ha rilevato tutti e nove i giochi installati sulla configurazione di test. Nessuno di questi era alle impostazioni di default, dato che li avevamo configurati per i test. È stato comunque interessante vedere come GeForce Experience abbia cambiato le opzioni che avevamo scelto. Nel caso di Tomb Raider il software voleva disabilitare TressFX, anche se la GeForce GTX 780 garantiva prestazioni medie di 40/45 FPS. L'utility non è stata in grado di rilevare la nostra configurazione di Far Cry 3 per qualche strana ragione, mentre in Skyrim voleva disabilitare l'FXAA.
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GeForce Experience si è avvicinata alle impostazioni che avevamo selezionato per i nove giochi, ma ha mostrato anche qualche problema: disabilitare l'FXAA in Skyrim con una media di quasi 100 FPS non ha davvero alcun senso.
ShadowPlay: un registratore per il gameplay
ShadowPlay si affida al codificatore a funzione fissa NVEnc all'interno delle GPU Kepler e registra automaticamente gli ultimi 20 minuti di gameplay. Potete anche controllare manualmente quando far partire o fermare tale funzione. Questa soluzione rimpiazza soluzioni software come Fraps, che impattano di più sulla CPU. NVEnc è stato limitato a codifiche fino a 4096x4096. ShadowPlay non è ancora disponibile, ma Nvidia dice che arriverà più avanti nel corso dell'estate, e registrerà fino a 1080p a 30 FPS.