Usabilità

Recensione – Test dello Yoga 3 Pro, il nuovo Ultrabook 2 in 1 di Lenovo con schermo da 13,3 pollici indirizzato a professionisti e aziende. I materiali costruttivi sono di alta qualità e le prestazioni non deludono.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Qualità costruttiva

Il Lenovo Yoga 3 Pro ha lo stesso design a conchiglia e la stessa verniciatura opaca del predecessore Yoga 2 Pro, ma è decisamente più sottile e più leggero, il che lo rende più maneggevole. All'esterno non restano impresse le ditate, mentre il poggiapolsi e l'area circostante la tastiera sono rivestite in materiale gommato che facilita la presa quando lo si usa in modalità tablet.

La principale novità del nuovo modello è la cerniera: Lenovo ha sostituito quella doppia tradizionale del primo Yoga con una elegante ispirata dai cinturini metallici degli orologi. Occupa meno spazio e offre la flessibilità necessaria per far ruotare il coperchio di 180 gradi. Invece di due perni ne usa sei, composti complessivamente da oltre 800 pezzi di acciaio e alluminio. Quasi un'opera di alta gioielleria, che oltre a una finalità estetica ne ha anche una pratica, perché ha spessore e peso più contenuti delle cerniere tradizionali e non incrementa lo spessore del prodotto. 

 

Da notare poi l'impiego della lega di magnesio per il rivestimento della base, che coniuga resistenza agli urti con leggerezza.

Come per il predecessore le modalità d'uso sono quattro: notebook, a tenda inclinando il coperchio di circa 45 gradi, stand reclinandolo di circa 270 gradi, oppure tablet richiudendolo del tutto. In quest'ultimo caso la tastiera resta rivolta verso l'esterno: non si effettuano selezioni indesiderate perché i tasti si disattivano automaticamente, ma resta sempre un po' la paura di danneggiarli, anche se durante la prova d'uso non abbiamo usato molti riguardi e nonostante questo non è accaduto nulla di spiacevole.

Prova d'uso

La nuova cerniera permette di mantenere l'inclinazione desiderata del coperchio in modo da posizionare il prodotto a piacimento senza farlo richiudere/scivolare. Come tutti i prodotti di questo tipo ha un piccolo difetto comune: se si usa il touchscreen in modalità tablet o in quella stand il coperchio tende a vibrare quando si tocca lo schermo con le dita.

Ci siamo alternati nell'uso di questo notebook per qualche giorno, per lavorare a tutti gli effetti, e a prescindere dai gusti non abbiamo incontrato problemi nell'uso della tastiera. L'unico dettaglio che ha messo in difficoltà alcuni di noi è stata la disposizione dei tasti di paginazione (Pag su, Pag giù, End e Home) all'estrema destra, che non è una posizione standard. Qualcuno li ha trovati comodi, altri sono rimasti spiazzati.

Nella modalità notebook non ci sono problemi da segnalare: usare lo Yoga 3 Pro è a tutti gli effetti come avere davanti un ultrabook: la base è solida, il piano d'appoggio della tastiera non vibra anche con una digitazione pesante.

Qualche problema in più si presenta nella modalità tablet. Come accennato in apertura gli sforzi di Lenovo per rendere il prodotto più sottile e leggero sono da lodare. Ma lo schermo da 13,3 pollici è comunque grande, e ci si trova a reggere con una sola mano un prodotto abbastanza ingombrante che stanca dopo qualche minuto. Meglio ricorrere a un piano d'appoggio su cui disporlo a stand o a tenda (in questo secondo caso è più stabile con le selezioni touchscreen). Una controindicazione che abbiamo già rilevato nella prova d'uso di Surface Pro 3. Per questo riteniamo lo Yoga 3 Pro più indicato per chi lo userà principalmente in modalità notebook, e solo occasionalmente come tablet puro.

Uno degli aspetti più fastidiosi che abbiamo trovato è che per compensare alla risoluzione molto alta dello schermo (QHD+) il produttore ha impostato in fabbrica l'ingrandimento dei caratteri. L'obiettivo è probabilmente quello di garantire una buona leggibilità dei testi pur garantendo la capacità di riprodurre, per esempio, contenuti con risoluzione superiore al Full HD. Il problema è che il risultato è tutto fuorché buono, perché molte voci nei menu a tendina non sono leggibili perché visualizzate solo parzialmente. Considerato che quello in prova era un modello demo per la stampa, non sappiamo se sui modelli definitivi arrivati in commercio in Italia sia riproposta questa impostazione. Ci auguriamo di no, in caso contrario basta intervenire sulle impostazioni di visualizzazione.

Da notare infine il particolare del tasto Windows, disposto nella metà inferiore del lato lungo. Innanzi tutto maneggiando lo Yoga 3 Pro in modalità tablet abbiamo capito che Microsoft ha avuto un'ottima idea spostandolo sul lato corto sul Surface Pro 3. Afferrando lo Yoga con una mano sola si finisce inevitabilmente per metterci le dita sopra e fare selezioni indesiderate. Inoltre due volte su tre non funziona. Lenovo ha riconosciuto il problema e ha assicurato che risolverà il bug il prima possibile.

Tastiera e touchpad

Fra gli aspetti migliori dello Yoga 3 Pro ci sono tastiera e touchpad. In generale la base è quella di un notebook, quindi costituisce un appoggio solido. La tastiera è presa in prestito direttamente dagli esponenti della gamma professionale ThinkPad di Lenovo. Troviamo quindi tasti a isola bombati nella parte bassa per aumentare la superficie d'appoggio dei polpastrelli, ben retroilluminati per garantirne l'usabilità anche in penombra, e ben distanziati (3,5 mm) per mettere al riparo dalle doppie battiture.

Ottimo anche il touchpad, che sfrutta tutto lo spazio a disposizione (9 x 6,2 cm), è reattivo e preciso.  Funzionano bene anche le gesture multitouch con tre dita e il pinch-to-zoom.

Connettività

La connettività dello Yoga 3 Pro è quella tipica degli ultrabook, quindi ridotta all'indispensabile rispetto a un notebook di formato tradizionale, ma superiore a quella media dei tablet. Sul lato sinistro troviamo un connettore USB 3.0, un connettore Micro HDMI e il vano per le schede SD. A destra ci sono un altro USB 3.0, la presa jack combinata per cuffie e microfono, il bilanciere per il volume, il tasto Mute e quello per attivare/bloccare la rotazione del volume. Le ultime tre funzioni sono ovviamente pensate per essere a portata di mano in modalità tablet.

Schermo

La Yoga 3 Pro ha in dotazione uno schermo da 13,3 pollici alla risoluzione di 3200 x 1800 pixel. Supporta il multitouch e ha una luminosità di 314 candele al metro quadro che è nella media alta per un notebook, e per intenderci è pari a quella di Surface Pro 3.

Il trattamento lucido causa comunque riflessi quando colpito da luce diretta, ma è un problema comunue a tutti i pannelli touch. 

 

L'analisi statica dello schermo mostra che questo display soddisfa i requisiti minimi dello standard sRGB in quasi tutti i comparti e li supera in molti casi. Inoltre lo scostamento rispetto ai valori standard di Gamma e DeltaE medio è trascurabile, il che significa che non c'è perdita di dettagli nella visualizzazione delle immagini, comprese quelle con colori tono su tono.

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