Prestazioni
Nonostante le specifiche di fascia bassa – CPU Intel Atom Cherry Trail X5-Z8500 da 2.24 GHz, 2 GB di RAM e 32 GB di spazio d'archiviazione eMMC – il Kangaroo Mobile Desktop si comporta bene sia con i programmi per la produttività sia con il multitasking. Ho collegato il sistema al mio monitor da 24 pollici con risoluzione di 1920 x 1200 pixel, dopodichè ho avviato Chrome con una dozzina di schede aperte, usando al tempo stesso un client VPN e HipChat, e non ho notato rallentamenti o lag nel passaggio da una scheda all'altra o durante la digitazione.
Dopo aver connesso una webcam 720p e un auricolare Bluetooth sono riuscito a fare una videochiamata su Skype con un mio collega senza alcun problema, anche se ho cominciato a notare qualche rallentamento durante la digitazione e il cambio di schede in Chrome. In ufficio ho visto un trailer Full HD su YouTube al massimo della fluidità, mentre nella mia abitazione, con un segnale Wi-Fi meno potente, ho avuto a che fare con un po' di lag. Il trailer MP4 che ho scaricato per riprodurlo offline non ha dato problemi ed era perfettamente godibile in entrambi i luoghi.
Tecnicamente il Kangaroo può gestire output fino alla risoluzione 4K grazie alla sua porta HDMI, ma quando ho collegato il dispositivo a un monitor ultra HD il sistema ha cominciato a rallentare con ogni operazione, e non sono riuscito a far partire un file video MP4 4K. Sono stato in grado di usare due monitor contemporaneamente collegando il Kangaroo a una dock DisplayLink, ma il sistema ha cominciato a rallentare dopo aver aperto un paio di schede in Chrome. Kangaroo consiglia di non usare risoluzioni superiori al classico Full HD 1920 x 1080 pixel, ma nei miei test non ho avuto problemi a usare la risoluzione leggermente più alta 1920 x 1200 pixel.
Con Geekbench 3, un benchmark sintetico che misura le prestazioni complessive del sistema, il Kangaroo Mobile Desktop ha totalizzato un buon punteggio di 3.248 punti, ben al di sopra dei 2.194 punti dell'Intel Compute Stick e del suo Atom Z3735F da 1.33 GHz, ma anche dell'Asus VivoPC VM42 (2.369 punti) e dell'HP Stream Mini Desktop 200-010 (2.315 punti), entrambi basati su CPU Celeron 2957U.
Nonostante la digitazione e la modifica dei fogli di calcolo sia agevole, non aspettatevi di analizzare grossi intervalli di dati senza aspettare una discreta quantità di tempo. Il Kangaroo ha impiegato ben 17 minuti e 56 secondi per completare il nostro benchmark OpenOffice, che abbina 20.000 nomi con i loro indirizzi. Nonostante il Compute Stick abbia fatto persino peggio (22 minuti e 5 secondi), il Vivo PC (9 minuti e 48 secondi) e lo Stream Mini Desktop (9 minuti e 48 secondi) sono stati quasi il doppio più veloci.
I 32 GB di memoria eMMC del Kangaroo Mobile Desktop hanno permesso di avviare Windows 10 in 19,9 secondi. Il drive di archiviazione ha impiegato 2 minuti e 1 secondo per completare il nostro test di trasferimento file, che prevede la duplicazione di 4,97 GB di file multimediali di vario tipo. Stiamo parlando di una velocità di trasferimento di 42,06 MBps, migliore rispetto a quella ottenuta dall'Intel Compute Stick (31,4 MBps), dall'HP Stream Mini (30 MBps) e dal VivoPC (30,3 MBps).
Potete guardare video in Full HD, ma non pensate di usare il Kangaroo per film in 4K o per giocare. La grafica integrata Intel HD ha permesso al dispositivo di totalizzare 16.037 punti con 3DMark Ice Storm unlimited, un benchmark sintetico che misura le prestazioni grafiche di un sistema. Il risultato è migliore rispetto a quello ottenuto dal Compute Stick, ma di gran lunga inferiore rispetto ai 23.746 punti dello Stream Mini e ai 22.597 punti del VivoPC.