Turbo Boost Max Technology 3.0

Intel Broadwell-E alla prova. Test dei processori Core i7-6950X, 6900K, 6850K e 6800K con dieci, otto e sei core.

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a cura di Tom's Hardware

Turbo Boost Max Technology 3.0: la novità di Broadwell-E

Anche se è difficile innamorarsi di Broadwell-E, soprattutto dopo aver visto il prezzo del portabandiera, gli appassionati potrebbero farsi catturare da una nuova caratteristica che è senza dubbio apprezzabile.

Variazioni sottili alla qualità del die in silicio, determinate da molte variabili differenti nel processo produttivo, influenzano la frequenza massima della CPU a ogni livello di tensione. Persino all'interno di una singola CPU è comune trovare un core che lavora a una temperatura inferiore degli altri, anche quando sono tutti soggetti a un carico simile.

Intel Turbo Boost Max Technology 3.0 vi permette di caratterizzare le prestazioni della CPU via software, identificando il core migliore per usarlo con i carichi di lavoro single-thread. L'idea è di massimizzare la quantità di tempo che spendete a frequenze elevate, scalando con l'aumentare dell'uso del core. Richiede che il sistema operativo sia consapevole della tecnologia oppure un driver apposito di Intel; abbiamo usato quest'ultimo per i nostri test su Windows 10. Intel non considera questo funzionamento come un overclock, perché la CPU continua a operare all'interno delle proprie specifiche.

turbo boost max

Questa capacità è abilitata su tutti e quattro i processori Broadwell-E. Intel non ci ha detto se c'è qualche tipo di hardware on die per supportare Turbo Boost Max Technology 3.0, ma è necessario che il BIOS della motherboard supporti la tecnologia. Non sarebbe una sorpresa vedere questa funzionalità affacciarsi anche i nei processori mainstream di prossima generazione.

Turbo Boost Max non prende il posto di Turbo Boost 2.0 - quella tecnologia continua ad aumentare la frequenza fino a un limite predeterminato basato sull'uso del core. Piuttosto Turbo Boost Max sembra essere legata al core più veloce, al fine di fargli superare quella soglia. Il trucco può essere difficile da identificare. Affinché Turbo Boost Max entri in gioco con i carichi più alti è necessario superare una percentuale detta Utilization Threshold durante un dato intervallo di tempo (Evaluation Interval).

Di default la soglia è il 90% e l'intervallo è 1000 ms. Il nostro benchmark LAME a singolo thread non ha mai raggiunto il 90%, quindi pur ricercando Turbo Boost Max all'interno di un test reale non abbiamo mai visto frequenze sopra 3,4 GHz - all'interno dell'intervallo Turbo Boost 2.0 del 6950X. Il benchmark single-core di Cinebech raggiunge un uso del 99,5% su un core, quindi arriva fino a 4 GHz secondo ThrottleStop 8.10 Beta 2.

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C'è naturalmente un limite in cui Turbo Boost Max Technology 3.0 non offre più benefici. Nel grafico sopra abbiamo eseguito un test Prime95 con un thread attivo, poi l'abbiamo spento, siamo passati a due thread, poi li abbiamo spenti e poi siamo passati a tre thread. Il primo passaggio ci ha restituito 3,9 GHz prima di scendere agli 1,2 GHz imposti da EIST (Enhanced Intel Speedstep Technology). Poi abbiamo visto 3,8 GHz. Con tre thread attivi il Core i7-6950X ha raggiunto 3,4 GHz.

Intel potrebbe probabilmente fare un lavoro migliore nel documentare questa funzione. Non siamo certi se concludere che questa tecnologia permette di toccare 4 GHz sul 6950X o se dire agli appassionati di aspettarsi un grado arbitrario di prestazioni aggiuntive in base alla qualità della loro CPU. 

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