Specifiche Core i7-6950X, 6900K, 6850K e 6800K

Broadwell-E mette da parte la grafica integrata

L'evolvere dei processori mainstream ha visto Intel dedicare sempre più transistor alla grafica. Una scelta facile da comprendere. I suoi core IA sono ben ottimizzati. Quattro lavorano in parallelo offrendo un bilanciamento ragionevole - meno core farebbero da collo di bottiglia nei carichi di lavoro desktop più intensi, mentre un numero maggiore verrebbe usato solo in parte. La grafica, d'altro canto, è un mondo a parte. Intel potrebbe aumentare il numero delle Execution Unit nei suoi processori grafici e rimanere ancora dietro le GPU dedicate più veloci.

Oggi come non mai l'utente desktop può inserire una CPU Skylake in una motherboard conveniente e godere di grandi prestazioni nella maggior parte delle applicazioni, persino i giochi. Chi realizza PC per giocare però non usa la grafica integrata: ha bisogno di schede dedicate progettate per alte risoluzioni e frame rate. Di conseguenza, gran parte dei progressi che Intel fa da una generazione all'altra vanno dispersi. E agli appassionati non piacciono gli sprechi.

Laddove l'arrivo di Broadwell in ambito desktop fu una dimostrazione dei transistor tri-gate a 14 nanometri e di prestazioni grafiche senza precedenti, Broadwell-E pone enfasi sulle prestazioni di calcolo dei core x86. I nuovi processori si rivolgono a chi acquista una scheda video dedicata, adattatori di rete e controller di archiviazione per massimizzare le prestazioni. Queste persone necessitano di molta connettività, non ottenibile con semplici extra alle risorse integrate. Per questo Broadwell-E continua una tradizione di aumento del numero di core, della cache, l'aggiunta di un controller di memoria migliore e molte linee PCI Express per gestire più periferiche.

Tutti e quattro i modelli Broadwell-E (Core i7-6950X, Core i7-6900K, Core i7-6850K e Core i7-6800K) sono derivati da una configurazione a singolo die composta da circa 3,2 miliardi di transistor.

Il portabandiera Core i7-6950X ha 10 core e rappresenta un die LCC completo. Ogni core ha 2,5 MB di cache LL per un totale di 25 MB. I core hanno anche 32 KB di cache L1 instruction e data, più 256 KB di cache L2. Il Core i7-6950X opera alla frequenza base di 3 GHz ma può arrivare a 3,5 GHz in Turbo Boost. Intel ha integrato un controller PCIe 3.0 da 40 linee e un controller DDR4 quad-channel, che passa da un supporto di memoria di 2133 MT/s a 2400 MT/s. Il supporto Hyper-Threading fa sì che il nuovo arrivato gestisca fino a 20 thread contemporaneamente.

Nonostante i cambiamenti, Broadwell-E è ancora compatibile con il chipset Intel X99 e l'interfaccia LGA 2011-3. Le motherboard attuali dovrebbero ricevere aggiornamenti firmware per riconoscere correttamente la nuova famiglia di processori. Nel frattempo modelli come l'MSI X99A Gaming Pro Carbon che usiamo per questo articolo svecchiano la piattaforma di Intel con supporto USB 3.1 Gen 2, porta Type C e connettore U.2 per archiviazione di fascia alta.

È interessante notare come il 6950X mantenga la stessa frequenza di base e di picco del predecessore, il 5960X, con due core in più e lo stesso TDP di 140 watt. Senza dubbio un progresso attribuibile al passaggio dai 22 ai 14 nanometri. Questi due core in più rispetto al Core i7-5960X costano però tantissimo. Mentre il modello top di gamma Haswell-E costa 1000 dollari, Intel chiede 1723 dollari per il Core i7-6950X.

Un passo sotto troviamo il Core i7-6900K, che offre gli stessi otto core del Core i7-5960X a un prezzo tutto sommato simile di 1089 dollari. Disabilitando due core perde 5 MB di cache L3 condivisa; similmente al 5960X il Core i7-6900K include 20 MB totali. Oltre al miglioramento velocistico figlio del leggero vantaggio sul fronte dell'IPC di Broadwell su Haswell, il 6900K ha anche un base clock di 200 MHz maggiore (3,2 GHz) e un Turbo Boost massimo di 3,7 GHz. La connettività PCIe non cambia rispetto al 6950X così come supporto di memoria, TDP e compatibilità X99.

Altri processori Broadwell-E

Abbiamo scritto dell'architettura Broadwell in diversi altri articoli, parlando dei primi Core M, dei processori Core i7-5775C e Core i5-5675C e più di recente testando lo Xeon E5-2600 v4 Broadwell-EP.

Il Core i7-6850K ha sei core con Hyper-Threading e 15 MB di cache LL, permettendo di gestire simultaneamente 12 thread alla volta. Meno core attivi danno a Intel il margine termico per giocare un po' con la frequenza e così il clock base sale a 3,6 GHz (un vantaggio di 100 MHz sul Core i7-5930K). Il Turbo Boost porta la CPU a 3,8 GHz con carichi non molto paralleli - 100 MHz in più rispetto alla precedente generazione. Questa è la terza e ultima CPU Broadwell-E con 40 linee di connettività PCIe. Il supporto DDR4-2400 rimane, così come il TDP di 140 watt e la compatibilità con l'interfaccia. In questo caso Intel ha stabilito un prezzo simile al predecessore del 6850K, 617 dollari per lotti di mille unità.

Anch'esso un processore a sei core, il Core i7-6800K lavora di base a 3,4 GHz e arriva a 3,6 GHz in modalità Turbo Boost massima. Ha 15 MB di cache L3, quattro canali DDR4-2400, TDP di 140 watt ed è compatibile con le motherboard LGA 2011-v3 come il 6850K. Il controller PCI Express, tuttavia, è ridotto a 28 linee.

Con la recente scoperta che il supporto SLI sulle schede Nvidia Pascal è ufficialmente limitato a configurazioni a due GPU, senza parlare dei dati che dimostrano poca differenza tra collegamenti x8 e x16, la perdita di 12 linee rispetto ai Core i7 di fascia più alta non dovrebbe rappresentare un problema. Ventotto linee sono sufficienti per due GPU di fascia alta, archiviazione PCIe e persino connettività di rete aggiuntiva. La vera domanda è meglio optare per un processore Broadwell a sei core a 3,4 GHz o un chip Skylake con quattro core a 4 GHz (a 100 dollari in meno).