Recensione Intel Core i7-4960X: Ivy Bridge-E e i 22 nanometri

Recensione - Intel Core i7-4960X è il nuovo microprocessore di punta della famiglia Ivy Bridge-E per computer e workstation di fascia alta.

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a cura di Chris Angelini

Nota: questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio, come anteprima esclusiva delle prestazioni del modello di punta della famiglia Ivy Bridge-E. Dopo aver ricevuto un secondo sample di Core i7-4960X confermiamo l'esattezza dei numeri ottenuti un mese e mezzo fa e aggiorniamo l'articolo inserendo alcune informazioni ufficiali comunicate da Intel.

Introduzione

Recentemente Gartner ha pubblicato alcuni dati che delineano come le consegne di PC siano calate dell'11 percento rispetto al secondo trimestre dell'anno passato. La colpa è stata addossata principalmente ai tablet, preferiti dalla maggior parte del pubblico ai sistemi di fascia bassa. Il futuro sembra nero per il computer tradizionale.

Chi vende computer preassemblati di fascia alta tuttavia afferma che l'interesse per i sistemi da gioco più veloci al massimo storico, per via dell'efficienza di determinati processori e delle architetture grafiche. Perciò, mentre la fascia media è in sofferenza, gli utenti che ricercano i componenti più prestanti hanno diverse soluzioni tra cui optare.

Due anni e mezzo fa l'architettura Sandy Bridge sbarcava sul mercato offrendo prestazioni molto interessanti con un TDP inferiore ai 100 watt. L'architettura Ivy Bridge migliorò leggermente quei valori, portando il TDP a 77 watt. Haswell ha fatto qualche passo avanti sulle prestazioni, ma i consumi massimi sono saliti a 84 watt. La fascia ancora più alta è però ferma da anno e mezzo - accantonando il Core i7-3970X, un leggerissimo passo avanti rispetto al 3960X. Adesso però tocca a Ivy Bridge-E, la nuova architettura di cui parleremo in questa recensione.

Ivy Bridge-E, per chi ha una scheda madre X79 Express

Ivy Bridge-E vede nel Core i7-4960X il suo top di gamma. È un processore a sei core, come il 3960/70X, ed è accompagnato da un altro chip a sei core, chiamato Core i7-4930K, e da un quad-core denominato Core i7-4820K. Sotto tanti punti di vista le soluzioni Ivy Bridge-E ricordano quelle Sandy Bridge-E, eccetto per l'uso dell'architettura Ivy Bridge. Questo cambiamento significa un leggero miglioramento delle prestazioni per ciclo di clock, della cache e del controller di memoria. 

In questo caso non abbiamo una GPU integrata con cui avere a che fare, mentre troviamo un controller di memoria 1866 MT/s (anziché 1600), supporto ufficiale al PCI Express 3.0 (Sandy Bridge-E dichiarava solo il supporto al signaling 8 GT/s) e l'adozione del processo produttivo a 22 nm. Le CPU Ivy Bridge-E sono sbloccate fino al moltiplicatore 63x (Sandy Bridge-E si ferma a 57x), dovreste essere in grado di raggiungere una frequenza di memoria fino a 2400 MHz, avete il supporto XMP 1.3 (XMP 1.2 sulle CPU Sandy Bridge-E) e accesso alle impostazioni in tempo reale di rapporti, tensioni e limiti di energia.

Come con Sandy Bridge-E ritroviamo la connettività PCI Express a 40 linee, il che consente di realizzare configurazioni four-way CrossFire e SLI. Presente anche il controller di memoria quad-channel, anche se il bandwidth di picco sale da 51,2 a 59,7 GB/s. Intel ha preservato la compatibilità con le piattaforme X79 Express, il che vuol dire che non dovrete acquistare una nuova motherboard. Sfortunatamente il chipset offre solo due porte SATA 6 Gb/s, non ha supporto nativo USB 3.0 e non gode di nuove capacità come il SATA Express, che vedremo nel corso del 2014 con i chipset della serie 9.

  Core i7-4960X Core i7-4930K Core i7-4820K Core i7-3970X
Nome in codice Ivy Bridge-E Ivy Bridge-E Ivy Bridge-E Sandy Bridge-E
Freq. base 3.6 GHz 3.4 GHz 3.7 GHz 3.5 GHz
Freq. Turbo Boost max. 4 GHz 3.9 GHz 3.9 GHz 4 GHz
Velocità collegamento PCI Express 8 GT/s 8 GT/s 8 GT/s 8 GT/s
TDP 130 W 130 W 130 W 150 W
Core processore 6 6 4 6
Cache L3 condivisa 15 MB 12 MB 10 MB 15 MB
Memoria DDR3-1866 DDR3-1866 DDR3-1866 DDR3-1600
Socket LGA 2011 LGA 2011 LGA 2011 LGA 2011
Prezzo $990 $555 $310 $1020

Il Core i7-4960X - oltre ai sei core - ha 15 MB di cache L3 condivisa. Non c'è dubbio che questa configurazione lascia l'amaro in bocca a tutti coloro che si aspettavano il passaggio a otto o addirittura 12 core con il passaggio ai 22 nanometri. Perciò se la confrontiamo con il Core i7-3970X stiamo parlando di una CPU con una frequenza base aumentata di 100 MHz, gli stessi 4 GHz di picco in Turbo Boost, e altri miglioramenti incrementali (il TDP però è di 130 W, contro i 150 W del 3970X). Il prezzo di lancio è 1000 euro.

Il Core i7-4820K è più interessante. Intel ha capito che nessuno gradiva il quad-core 3820 con moltiplicatore bloccato e quindi ha deciso di rimuovere questo limite. Insieme ai quattro core abbiamo 10 MB di cache L3 condivisa, e forse la connettività PCI Express, il bandwidth di memoria e la cache L3, insieme all'overclock, migliorano la posizione di questo 4820K rispetto al 4770K. E poi c'è il 3930K, che mantiene sei core, ha 12 MB di cache L3 condivisa e una frequenza leggermente inferiore - 200 MHz in meno di base e 100 MHz in meno di picco per quanto riguarda il Turbo Boost. Ovviamente si paga meno, tra i 500 e i 600 euro.

Il passaggio da Sandy a Ivy Bridge, se ricordate, ha consentito di avere una CPU più complessa con un TDP inferiore. Qui abbiamo lo stesso cambiamento di processo produttivo. Il die passa dai 434 millimetri quadrati di Sandy Bridge-E a 257 millimetri quadrati. Intel indica anche un minor numero di transistor per Ivy Bridge-E: 1,86 miliardi contro 2,27 miliardi. Per questo il consumo energetico potrebbe rivelarsi - inaspettatamente - uno dei punti di forza di Ivy Bridge-E.