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a cura di Elena Re Garbagnati

Da un "trasportabile" come l'Omen X non è lecito aspettarsi una grande autonomia, tuttavia con il nostro test di navigazione web via Wi-Fi con retroilluminazione dello schermo a 100 candele la batteria ha retto per 4 ore e 36 minuti. Non è un risultato brillante in assoluto, ma per una gaming machine con questa configurazione è eccellente, se pensiamo che il Titan Pro si è spento dopo 2 ore e 24 minuti, l'Alienware dopo 2 ore 46 minuti; l'Asus RoG è quello che si è avvicinato di più con 3 ore e 53 minuti.

 

Le cose cambiano radicalmente usando applicazioni impegnative. Con il carico massimo previsto dalla suite di test Creative di PC Mark 8 l'autonomia infatti è scesa a due ore e 48 minuti.

Parlando di overclock sopra abbiamo dato grande importanza al controllo delle temperature. È da precisare che il sistema di dissipazione implementato nell'Omen X è eccellente, tanto che le temperature esterne che abbiamo rilevato sono sempre inferiori a quelle di concorrenti come l'Alienware e il Titan. Più in dettaglio, dopo la riproduzione di un video in streaming per 15 minuti abbiamo registrato 22 gradi al centro della tastiera e 27 gradi sul fondo della base. Con qualsiasi attività la base si mantiene sostanzialmente fresca sul poggiapolsi perché tutti i componenti che producono calore, e i dissipatori, sono collocati nella parte alta della tastiera.

Giocando siamo arrivati ad avere 35 gradi sulla tastiera e 39 gradi sul fondo della base, che sono valori più che accettabili considerato che i concorrenti raramente sono scesi sotto ai 40 gradi. La soglia di confort è fissata per convenzione a 35 gradi e alcuni dei valori indicati la superano, ma con le gaming machine al top di gamma accade quasi sempre.

HP OmenX 3

Da notare che queste temperature sono registrate con il notebook appoggiato su un tavolo, di modo che tutte le griglie di aerazione siano sgombre e la circolazione d'aria all'interno della base sia ottimale: fate in modo di non ostacolare mai il flusso d'aria durante le attività impegnative.

Con CPUID Hardware Monitor abbiamo rilevato anche le temperature sul processore: con le prove di overclock siamo arrivati a 3,9 GHz a un picco di 83 gradi sul primo Core della CPU, contro i 66 gradi registrati nella modalità standard di funzionamento. Considerato che le prestazioni erano in calo, non abbiamo spinto oltre l'overclock, risparmiando alla CPU un riscaldamento più pericoloso.

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Infine fa piacere notare che, al contrario di quanto accade spesso, l'alimentatore resta sempre tiepido, non scalda mai in modo eccessivo.

Questa efficienza termica si paga sopportando un po' di rumore. Quando si svolgono attività ordinarie (compresa la produttività generale con una decina di attività in multitasking) le ventole sono silenziose, al massimo emettono un leggero fruscio udibile solo in un ambiente silenzioso.

Quando si avviano i giochi però le doppie ventole vi fanno avere la sensazione di essere su un jet che rulla in pista: difficile ignorarlo, e dopo un po' francamente fa innervosire. Per un notebook gaming è abbastanza normale, ma in altri casi i software di gestione consentono di mettere mano anche alla velocità delle ventole, controllando un po' meglio il rumore. In questo caso non c'è nessuna opzione di questo tipo, quindi sono altamente consigliate delle buone cuffie da gioco da indossare "prima del decollo", come per esempio le SteelSeries Arctis 7 in promozione su Amazon con uno sconto del 15%.

Omen Command Center

L'Omen Command Center è il software proprietario preinstallato da cui si passa per controllare e personalizzare qualsiasi aspetto del sistema. Il menu Illuminazione comprende gli strumenti per la personalizzazione dei colori e degli effetti d'illuminazione della tastiera e dei punti di luce esterni che abbiamo descritto nella seconda pagina di questo articolo.

tastiera

Con il menu Macros si possono assegnare le 12 macro corrispondenti ai sei tasti presenti all'estrema sinistra della tastiera sia usati singolarmente, sia in combinazione con il tasto Fn. Particolarmente interessante per i giocatori è il menu Booster di rete, per regolare la larghezza di banda dando la precedenza alle applicazioni che maggiormente ne necessitano.

L'ultimo menu è appunto quello per l'overclock. Accedendo non mancano i messaggi che ammoniscono i non esperti a stare alla larga; in realtà l'utility non è per nulla tecnica, l'unica accortezza che segnaliamo è di non spingere mai i moltiplicatori a fine scala. Il benchmark come detto è molto utile per valutare le scelte fatte. Come dicevamo sopra, spingendo troppo si ottiene il risultato opposto a quello desiderato, e il benchmark lo mette bene in evidenza. In linea generale, procedete per piccoli step, dopo il benchmark (se il sistema sembra stabile) provate a giocare, se notate comportamenti anomali tornate alle ultime impostazioni che non davano problemi.

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