Descrizione dei componenti
I nostri strumenti principali per dissaldare gli alimentatori sono una stazione di saldatura Thermaltronics e una pistola dissaldante Hakko 808.
Lato primario | |
---|---|
Filtro transitorio | 4x condensatore Y, 2x condensatore X, 2x induttori CM, 1x MOV |
Protezione inrush | Termistore e diodo NTC |
Raddrizzatore a ponte | 1x |
MOSFET APFC | 2x Infineon IPA60R125CP (650V, 16A @ 100 °C, 0.125 ohm ) |
Diodo boost APFC | 1x STMicroelectronics STTH8R06FP (600V, 8A @ 100 °C) |
Condensatori hold-up | 1x Rubycon (450V, 390uF, 3000h @ 105 °C, MXG) |
Interruttore principale | 1x STMicroelectronics STF25N80K5 (800V, 12.3A @ 100 °C, 0.26 ohm) |
Interruttore reset | 1x CET CEF03N8 (800V, 2A @ 100 °C, 4.8 ohm) |
APFC/Switching Controller | FSP 6600 IC |
Topologia | Lato primario: Active Clamp Reset Forward Lato secondario: rettificazione sincrona & convertitori DC-DC |
Lato secondario | |
MOSFET +12V | 2x |
5V & 3.3V | Convertitori DC-DC: 6x Infineon IPD031N03L G Controller PWM: 2x FSP6601 |
Condensatori di filtro | Elettrolitici: Nippon Chemi-Con (105 °C, KY, KZE) Polimerici: FPCAP (1x), Nippon Chemi-Con (1x) |
IC supervisore | Weltrend WT7527 (OVP, UVP, OCP, SCP) |
Ventola | Protechnic Electric MGA13512XF-O25 (135mm, 12V, 0.38A, cuscinetto fluido dinamico) |
Circuito 5VSB | |
Raddrizzatore | 1x STPS20L60CT (60V, 20A @ 140 °C) |
Questa piattaforma usa una topologia Active Clamp Reset Forward (ACRF), che garantisce un'efficienza elevata con l'uso di meno componenti rispetto alle topologie full e half bridge con convertitori LLC. Un design sincrono è usato per il canale +12V sul lato secondario, mentre i canali minori sono regolati da due convertitori DC-DC. Tutti i condensatori di filtro sono forniti da Nippon Chemi-Con, migliorando l'affidabilità di questa piattaforma.

La topologia ACRF fornisce un'efficienza elevata a un costo inferiore dato che non c'è necessità di un convertitore risonante LLC o FET (low RDS-on). In questo caso abbiamo un design ACRF a singolo interruttore dove un FET agisce come interruttore principale (Q1), mentre un secondo serve come un interruttore di reset (Q2). Il lavoro di questo interruttore è disconnettere il condensatore bulk del convertitore APFC quando Q1 è attivo. Quando Q2 è aperto, la potenza è trasferita dal lato primario a quello secondario. Questo progetto permette uno switching quasi senza perdite del FET Q1, in quanto la sua tensione di scarico è davvero bassa quando è spento. Un singolo FET Infineon SPW60R099C6 agisce come interruttore Q1 e un Fairchild FQPF3N80C è l'interruttore di reset Q2.

La prima parte dello stadio del filtro transitorio inizia nel connettore AC con un paio di connettori Y. Continua sulla mainboard con due condensatori Y e un paio X, insieme a due induttori CM. Sfortunatamente non c'è un MOV (componente che protegge l'alimentatore e il sistema che alimenta dai picchi di potenza).
Un piccolo termistore NTC fornisce protezione dalle grandi correnti d'inserzione. È bypassato da un diodo anziché dal relè elettromagnetico che solitamente troviamo negli alimentatori Gold e con efficienza superiore.
Il singolo raddrizzatore a ponte è avvitato su un heatsink dedicato.
Nel convertitore APFC, troviamo due FET Infineon IPA60R125CP insieme a un singolo diodo boost STMicroelectronics STTH8R06FP. L'unico condensatore bulk è fornito da Rubycon (450V, 390uF, 105 °C); anche se ha una capacità ridotta, grazie alla topologia ACRF, fornisce un tempo di mantenimento piuttosto lungo.

Lo switch principale è un FET STMicroelectronics STF25N80K5 e il FET di reset è CET CEF03N8. Troviamo anche un FET CET CEF02N7G sull'altro lato dell'heatsink primario anche se questo sembra interagire con il circuito 5VSB. La combo switch PFC/PWM è un FSP6600, saldato sul lato componenti della mainboard.
I FET +12V, due in totale, sono installati su un piccolo heatsink. Sfortunatamente non siamo stati in grado d'identificarli. Tutti i condensatori di filtro sul lato secondario sono forniti da Nippon Chemi-Con e sono attestati a 105 °C. Troviamo anche due condensatori polimerici, uno di FPCAP e uno di Chemi-Con. Effettivamente tutti i condensatori presenti in questo alimentatore sono giapponesi, come dice EVGA.
I componenti che rettificano i canali minori sono installati sul lato saldatura della mainboard. In totale, sono usati sei FET Infineon IPD031N03L G e i loro controller PWM sono due IC FSP6601, con quest'ultimi installati su una scheda verticale sul lato secondario. Sopra i controller PWM ci sono due potenziometri di cui non conosciamo le potenzialità.

Il chip supervisore è un Weltrend WT7527, che supporta OCP fino a due canali +12V (anche se questo alimentatore ne ha solo uno).
Sul lato frontale del PCB modulare c'è dello spazio libero per installare ulteriori condensatori di filtro, anche se EVGA ha apparentemente deciso di non averne bisogno. Questo è un peccato dato che la piattaforma non ha una buona soppressione del ripple.
Il canale 5VSB è rettificato da un SBR STPS20L60CT (diodo a barriera schottky). La qualità della saldatura è piuttosto buona, come prassi nei prodotti FSP.
Sul lato saldato del PCB, a parte i convertitori DC-DC, troviamo anche alcuni componenti interessanti inclusi tre resistenze shunt sotto l'isola +12V. Normalmente queste resistenze sono usate dal circuito OCP, ma c'è un solo canale +12V su questa unità, quindi le resistenze shunt non sono sfruttate.

La ventola è fatta da Protechnic Electric e il suo model number è MGA13512XF-O25 (135mm, 12V, 0.38A). È una ventola di qualità elevata e dato il cuscinetto fluido dinamico usato, dovrebbe durare a lungo. L'unico problema è che la ventola è davvero rumorosa ad alte velocità e il suo circuito di controllo è piuttosto aggressivo quando cresce la temperatura operativa o il calore applicato all'alimentatore.