Package, layout fisico e accessori

I monitor capaci di visualizzare contenuti 4K stanno trovando spazio sul mercato. Finora però costavano diverse migliaia di euro. L'Asus PB287Q ne costa 650 euro. Com'è possibile?

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a cura di Tom's Hardware

Package, layout fisico e accessori

Asus offre il PB287Q con una cavo di alimentazione IEC, insieme a cavi per audio analogico, DisplayPort e HDMI. L'unica documentazione stampata è una guida veloce e la garanzia. Non c'è un manuale su CD, quindi dovrete scaricare informazioni supplementari dal sito Asus una volta che il prodotto sarà presentato ufficialmente. L'assemblaggio è abbastanza semplice; consiste nel collegare la base al montante con un singolo bullone.

Uno sguardo al prodotto

Il PB287Q ha una cornice relativamente sottile di 19 mm, che è adatta alle installazioni multi-schermo. Per via del prezzo di 650 euro è possibile che alcuni appassionati ne metteranno due o tre sulla scrivania. Lo strato anti-riflesso non è aggressivo e i riflessi si vedono abbastanza facilmente. Dovrete fare attenzione durante la configurazione per assicurarvi che l'illuminazione non rovini l'immagine.

Il trattamento è un tentativo deliberato di massimizzare la chiarezza. Quando i pixel sono così piccoli, questo è importantissimo. Ciò che riceverete in cambio è un'immagine incredibile con un dettaglio superbo e transizioni nette attorno al testo e alle piccole icone. Con una diagonale di 28 pollici, il testo in Windows è abbastanza piccolo. Nei nostri test, tuttavia, rimane leggibile a una distanza di un metro, un metro e mezzo.

Si sarebbe portati di pensare che le piccole luci sulla cornice siano controlli touch, ma in realtà indicano la posizione dei pulsanti meccanici sul retro del pannello. Quello più a destra è il tasto di accensione e se non state attenti, lo premerete invece del menu, che è il tasto successivo. Ci è voluto un po' di tempo per ambientarci a questa disposizione.

Quando aprite l'OSD, le icone appaiono sullo schermo sopra le luci svelandovi la funzione di ogni tasto. Oltre alla navigazione nei menu, due dei tasti possono essere usati come scorciatoie per controlli specifici, risparmiandovi la trafila nel menu principale.

Il PB287Q può essere girato di 60 gradi in ogni direzione, s'inclina indietro di 20 gradi e in avanti di cinque gradi, o potete ruotare il pannello in modalità portrait.

Osservato lateralmente, notiamo uno spessore nella media degli schermi da 28 pollici. Non ci sono porte USB però. Quel piccolo gancio attaccato al montante è per la gestione dei cavi.

C'è un sacco di ventilazione attorno al rigonfiamento posteriore del monitor. E potete chiaramente vedere dove quella parte della scocca si stacca, rivelando il montaggio VESA da 100 mm. Potete anche vedere i tasti di controllo in basso nell'angolo. Oltre al montante dei cavi nella parte alta, c'è una copertura rimovibile che nasconde gli ingressi del monitor per offrire un look più rifinito.

Gli speaker stereo sono montati sopra il rigonfiamento, il che significa che sparano verso l'alto. Il loro sound è un po' più ampio rispetto alla maggior parte degli speaker perché non suonano verso la vostra scrivania. I giocatori preferiranno ancora il jack per le cuffie, ma questi sono tra i migliori driver integrati che abbiamo sentito.

Il pannello delle entrate è minimale come conseguenza della risoluzione nativa del display di 3840x2160 pixel. Ci sono due porte HDMI, entrambe compatibili MHL, il che significa che potete collegare un dispositivo portatile e vedere la sua uscita a pieno schermo o in una finestra usando la funzione PBP/PIP. Entrambi gli ingressi HDMI supportano i 3840x2160 del PB287Q fino a un refresh rate di 30 Hz. Se volete che operi al refresh rate massimo di 60 Hz dovete usare l'entrata DisplayPort e abilitare la versione 1.2 nell'OSD. A completare l'I/O abbiamo un jack da 3,5 mm per audio analogico e uscita cuffie.

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