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Recensione Apple Mac Studio M2, più potenza, stesso formato

Il nuovo Mac Studio arriva in due varianti, una con M2 Max e una con M2 Ultra provata da noi. Scopriamola in questa recensione.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Le workstation dedicate alla produzione video, al rendering 3D e a carichi simili, sono spesso viste come grossi PC fissi, che devono ospitare componenti di ultima generazione potenti e sistemi di raffreddamento adeguati. Il nuovo Mac Studio, un po’ come il modello precedente, è diverso: offre tutta questa potenza in un formato compatto e silenzioso, che può essere facilmente piazzato su una scrivania.

Mac Studio è disponibile a partire da 2.449 euro per il modello con M2 Max, ma la versione oggetto di questa recensione, dotata di M2 Ultra con GPU 76 core, 128GB di memoria unificata e SSD da 4TB costa 8.199 euro.

Design e caratteristiche

Mac Studio è compatto, un quadrato di (quasi) 20 x 20 cm ed è alto poco meno di 10cm. Sta dappertutto sulla scrivania e si riesce a infilarlo anche sotto certi monitor, così da sfruttare dello spazio che altrimenti andrebbe quasi sicuramente sprecato. La versione che abbiamo provato è abbastanza pesante a causa del sistema di raffreddamento in rame, ma quella con M2 Max è più leggera, dato che usa un dissipatore in alluminio.

La forma è la stessa del modello precedente, con gli angoli arrotondati e il logo della mela in alto. La parte frontale è molto pulita, con solamente il LED nell’angolo in basso a destra e le due porte Thunderbolt 4 in quello in basso a sinistra, affiancate dal lettore di schede. Sul retro trova posto tutto il resto della connettività, composta da altre quattro Thunderbolt 4 (per un totale di sei), Ethernet 10G, uscita HDMI, due USB 3.1 Gen 2 Tipo A, jack 3,5mm e tasto d’accensione. Il resto della superficie posteriore è occupato da un’ampia griglia, necessaria per il raffreddamento.

Questa griglia è usata per espellere l’aria calda, mentre l’aria fresca entra da sotto, dove Apple ha inserito un’altra griglia di areazione.

La nostra versione ha specifiche di tutto rispetto, grazie alla presenza del SoC M2 Ultra con 76 core GPU (la configurazione migliore disponibile), 128GB di memoria unificata (si può arrivare fino a 192GB) e SSD da 4TB (è disponibile anche un’unità da 8TB). La versione base è più modesta, ma non è adatta a tutti e dovrete stare attenti in fase d’acquisto: Mac Studio non può essere aggiornato, nel senso che non potrete andare nemmeno ad espandere lo spazio di archiviazione. Questo significa che, se ad esempio pensate di aver bisogno di tanto spazio per i vostri progetti, vi conviene scegliere subito una configurazione con SSD capiente. Qui sotto vi lasciamo le specifiche complete dell'unità provata.

Chip Apple M2 Ultra con 24 core CPU (16 performance + 8 efficiency) e 76 core GPU
Memoria unificata 128GB LPDDR5
Archiviazione 4TB SSD
Connettività 10Gb Ethernet, Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3
Porte frontali 2x Thunderbolt 4, Lettore di schde SDXC (UHS-II)
Porte posteriori 4x Thunderbolt 4, 2x USB 3.1 Gen 2 Type-A, HDMI, jack 3.5 mm
Alimentatore 370W
Raffreddamento Modulo termico in rame
Sistema operativo macOS Ventura
Dimensioni e peso 197 x 197 x 95 mm, 3.6 kg
Prezzo della configurazione 8.199 euro

Il SoC M2 Ultra è prodotto a 5nm e usa l’interconnessione UltraFusion per connettere due M2 Max, che vengono visti dai software come un unico chip. È lo stesso sistema usato dal precedente M1 Ultra, quindi nulla di nuovo da questo punto di vista.

A cambiare sono ovviamente le caratteristiche e la potenza a disposizione: ci sono 24 core CPU, suddivisi in 16 ad alte prestazioni e 8 ad alta efficienza, 60 o 76 core GPU a seconda della configurazione, un Neural Engine con 32 core e un Media Engine dedicato a codifica e decodifica di H.265, HEVC e ProRes. La larghezza di banda totale si assesta invece sugli 800GB/s.

Prestazioni

Sulla carta M2 Ultra offre potenza da vendere e, pur non testando solitamente delle workstation, lo abbiamo confrontato con alcune soluzioni come Xeon W9-3495X, AMD Threadripper Pro e 5995WX, oltre ovviamente al MacBook Pro 16 con M2 Max. Il confronto può apparire decisamente impari, considerando il numero di core e il fatto che sia lo Xeon che il Threadripper Pro 5995WX costano da soli quasi quanto tutto Mac Studio, ma abbiamo voluto inserirli per confrontare la soluzione di punta di Apple (M2 Ultra) con quelle di Intel e AMD.

Prima di vedere i grafici dei vari test effettuati, iniziamo con un benchmark fatto sul SSD per testarne la velocità: l’unità da 4TB ha trasferito 25GB di dati a 2.440 MB/s, un risultato decisamente buono.

Iniziamo con GeekBench 6.1, dove Mac Studio raggiunge i 2.815 punti in single core e i 21.802 punti in multi core. Il punteggio in single core è praticamente uguale a quello di M2 Max, un risultato atteso se si considera il fatto che M2 Ultra è composto da due M2 Max: in multi core sorprende che il chip Apple Silicon riesca a fare meglio di tutta la concorrenza.

Con Handbrake effettuiamo la transcodifica di un video 4K in 1080p: M2 Ultra segna un tempo di 2 minuti e 45 secondi, ampiamente migliore di quello di M2 Max e molto vicino a quello di Xeon e Threadripper, che risultano comunque più veloci.

Xcode è disponibile solamente su Mac, ma lo testiamo comunque per simulare la compilazione di un grande progetto. Mac Studio conclude l’operazione in meno di un minuto, risultando il 30% più veloce di M2 Max.

Cinebench è un test molto famoso che simula un rendering e notoriamente mette a dura prova la CPU. M2 Ultra è anche qui vicino a M2 Max nel test single core (per i motivi spiegati prima), mentre risulta decisamente più veloce in multi core, con un punteggio più alto dell’83%. Confrontandolo con le soluzioni Intel e AMD, M2 Ultra è leggermente più rapido in single core, mentre in multi core rimane molto più indietro; ricordiamo però che Xeon e Threadripper, oltre ad avere un gran numero di core in più (56 Xeon e rispettivamente 32 e 64 i due Threadripper) costano quasi quanto Mac Studio nella nostra configurazione.

Sempre con Cinebench R23 abbiamo eseguito uno stress test registrando il punteggio in 20 run consecutive. Sorprendentemente, il risultato è rimasto costante, senza mai scendere, segno che non ci sono problemi di temperatura; non conosciamo le frequenze operative di M2 Ultra dato che Apple non le comunica, ma Cinebench rileva 3,7GHz nel test single core e 3,3GHz in quello multi core. Per quanto riguarda la temperatura, il software TGPro rileva 44,6 gradi Celsius nel sistema, ma non riesce a leggere il sensore di M2 Ultra.

Nel benchmark di Blender M2 Ultra viene superato da Xeon e Threadripper, ma come potete vedere, se affidiamo il carico alla GPU i risultati sono estremamente più alti di quelli di qualsiasi processore.

Parlando di grafica, abbiamo usato di nuovo Geekbench per confrontare le prestazioni della GPU di M2 Ultra con quelle di M2 Max. Anche in questo caso il nuovo chip si dimostra ampiamente superiore sia nel test OpenCL che in quello Metal, merito del gran numero di GPU core presenti.

Per avere dei dati più vicini all’uso reale, abbiamo eseguito alcuni test empirici con Final Cut Pro e dei filmati in 8K. Una volta installato il plugin necessario per i file .R3D registrati da una camera Red, Mac Studio è riuscito a riprodurre l’anteprima senza alcun problema di stuttering, permettendo anche di lavorare al progetto aggiungendo musica ed effetti visivi senza difficoltà. Abbiamo eseguito anche il benchmark di Final Cut Pro BruceX, che usa una timeline con risoluzione 5120 x 2700 a 23,975 FPS e inserire un gran numero di layer, così da mettere a dura prova il sistema data la gran quantità di RAM necessaria per gestirli; Mac Studio non ha avuto particolari difficoltà, completando il test in 7,87 secondi.

Per finire, dato quanto Apple sta spingendo sul gaming, abbiamo deciso di fare qualche prova con Resident Evil Village, titolo disponibile nativamente per macOS e non particolarmente impegnativo. In 4K con HDR attivo il gioco è limitato a 60 FPS su Mac Studio Display, mentre senza HDR, con dettagli grafici al massimo e upscaling MetalFX attivo, si riesce a giocare a un framerate che varia dai 70 FPS ai 100 FPS, in base a quanti dettagli sono presenti nella scena.

Complessivamente quindi l’esperienza è buona, ma bisogna vedere come funzioneranno i porting e i titoli più impegnativi una volta che saranno disponibili, oltre che quali giochi verranno rilasciati con supporto nativo all’API Metal.

Le varie configurazioni di Mac Studio

Come anticipato abbiamo testato Mac Studio in una configurazione che può essere acquistata per 8.199 euro, ma non è l’unica disponibile (e ce ne sono diverse di più economiche). La più costosa, con 192GB di memoria unificata, SSD da 8TB e M2 Ultra con 76 GPU core tocca i 10.419 euro.

Il prezzo di partenza per Mac Studio con M2 Ultra è 4.899 euro, per la versione con 60 GPU core, 64GB di memoria unificata e SSD da 1TB. La variante con M2 Max con 30 GPU core, 32GB di memoria unificata e SSD da 512GB parte da 2.449 euro. Per 230 euro in più potete portarvi a casa la varia con M2 Max con 38 GPU core.

Nel mezzo ci sono una miriade di combinazioni, ma tutte le configurazioni offrono connettività Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.3. In nessun caso ci sono periferiche incluse, quindi dovrete acquistare mouse e tastiera a parte, nel caso non voleste usare quelli già in vostro possesso; infine, la protezionale AppleCare+ è acquistabile a 64,99€ per quella annuale o 179€ per quella triennale.

Verdetto

Se cercate il chip più potente che Apple ha da offrire in un formato compatto, Mac Studio fa per voi. Sono davvero pochi gli utenti che hanno bisogno di tutta la potenza offerta da M2 Ultra, ma tutti apprezzeranno quello che il nuovo Mac Studio riesce ad offrire, pur rimanendo così compatto e silenzioso. Per tutti gli altri una buona soluzione può essere Mac Mini, che può essere configurato con chip M2 o M2 Pro.

Il gran numero di porte Thunderbolt 4 non pone limiti all’espandibilità di Mac Studio, che però paga il non essere aggiornabile in alcun modo: se avete bisogno di maggior flessibilità in questo senso dovreste considerare il nuovo Mac Pro, ma anche in questo caso, tenete presente che non è possibile sfruttare gli slot PCIe per installare schede video.

Come abbiamo visto, le soluzioni Intel e AMD hanno più core e in certi scenari sono migliori, quindi potrebbero essere la soluzione giusta per chi vuole (o ha necessità) un PC Windows, tuttavia i sistemi Xeon e Threadripper sono decisamente più ingombranti di Mac Studio, hanno bisogno di sistemi di raffreddamento adeguati per operare al massimo del potenziale e sono più costosi, quindi alcuni utenti potrebbero scegliere Mac Studio anche per una questione di costi.

Se non volete occupare il vostro spazio di lavoro con enormi case full tower, lavorate già con macOS e volete il chip più potente che Apple ha da offrire, allora Mac Studio è la workstation che state cercando.

Voto Recensione di Apple Mac Studio M2 Ultra



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Gran quantità di porte

  • Compatto

  • Silenzioso

Contro

  • Nessuna possibilità di upgrade dopo l'acquisto

Commento

Il nuovo Mac Studio è una workstation compatta con il chip Apple più potente, M2 Ultra. È potente, silenzioso e offre un gran numero di porte che permettono di aggiungere tante periferiche e dispositivi di archiviazione esterni, purtroppo però la configurazione non può essere aggiornata in nessun modo dopo l'acquisto (nemmeno l'SSD può essere cambiato). Di conseguenza, pensate bene a quanto spazio vi serve prima di acquistarlo.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Apple Mac Studio M2 Ultra
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