La community di appassionati che danno libero sfogo alla fantasia tramite l’impiego di Single Board Computer come Raspberry Pi cresce sempre di più. Sulle pagine di Tom’s Hardware vi parliamo con una certa frequenza dei progetti più interessanti che compaiono sul web e il protagonista della notizia odierna è un progetto realizzato da Dillon McCardell che ha utilizzato un Raspberry Pi per dare vita a un sistema automatizzato per la chiusura e apertura delle porte tramite riconoscimento facciale, chiamato AuraLock.
Il sistema AuraLock è basato su un Raspberry Pi, accoppiato a un Servo PWM Pi HAT e alcuni componenti aggiuntivi, come un modulo fotocamera da 12MP, un LED, un servo, un sensore magnetico per porte e un convertitore analogico-digitale (ADC) MCP3008. Le varie parti comunicano tra loro tramite un PCB personalizzato, mentre tutto trova posto all'interno di un case stampato in 3D e progettato tramite SolidWorks e Fusion360.
Il sistema può essere comandato tramite un'applicazione creata da zero dallo stesso McCardell, disponibile per il sistema operativo Android, che offre tutto il necessario per avere un impianto domestico intelligente vero e proprio. Infatti, è possibile comandare la serratura a distanza, gestire gli account degli utenti, accedere alla videocamera in tempo reale e anche attivare una modalità che consente di sbloccare la serratura con qualsiasi volto piuttosto che uno specifico.
In pratica, AuraLock usa la fotocamera per individuare potenziali volti. Nel momento in cui un volto viene riconosciuto, e si trova tra quelli autorizzati, il Raspberry Pi attiva lo sblocco della serratura. In seguito, gli utenti avranno la possibilità di entrare nella stanza e sbloccare eventualmente la porta manualmente o tramite l'applicazione dedicata. Il software sviluppato da McCardell è piuttosto complesso ma, fortunatamente, il maker ha reso disponibile gratuitamente tutti i file necessari sulla pagina ufficiale del progetto, nel caso voleste replicarlo.