PowerTune: l'overclock è differente

Ecco i test della Radeon R9 290X, la nuova scheda di video di punta di casa AMD. Abbiamo eseguito prove a singola GPU, dual-GPU, 4K e anche a 7680x1440. Tutti i dettagli sulla GPU Hawaii con 6,2 miliardi di transistor.

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a cura di Tom's Hardware

PowerTune: l'overclock è differente

Dato che energia, frequenza, velocità della ventola e temperatura sono così interdipendenti, fare un overclock non è così semplice come impostare una frequenza. E in effetti persino lavorare a impostazioni standard non è così facile. Vedrete probabilmente frequenze maggiori dopo 30 secondi di Bioshock Infinite che dopo 30 minuti, in modo simile alla tecnologia GPU Boost di Nvidia.

Una nota sul Catalyst Control Center

È interessante vedere come i miglioramenti al Catalyst Control Center (CCC) impattino sui consumi della Radeon R9 290X. Anzitutto ci sono diverse cose da dire riguardo alcune caratteristiche uniche dei CCC, che sono appaiono diverse nella sezione Overdrive per questa specifica scheda video. Ciò che a un primo sguardo sembra qualcosa di simile al più recente software per le schede GeForce di Nvidia funziona in modo differente da ciò che potete pensare.

Per esempio se pensate che con il target della temperatura di AMD (95 gradi) avrete ventole che operano al 40 (Quiet Mode) o 55 percento (Uber Mode) dei loro RPM massimi per mantenere la scheda fresca e stabile alla frequenza di Boost, allora siete in errore. Senza voler svelare troppo su quanto leggerete nella pagina relativa alla rumorosità, tutto questo funziona solo riducendo il target di temperatura.

"Oltre i limiti" piuttosto che overclock

L'overclock tradizionale fatto aumentando la frequenza della GPU non ha molto senso per la Radeon R9 290X di AMD. In normali condizioni e poi con pieno carico, non rimane costantemente alle frequenze di Boost. A seconda del gioco o della applicazione, la scheda ha bisogno di una spinta extra tramite il limite energetico (power limit). Diamo uno sguardo alle impostazioni originali:

L'aumento del limite energetico del 25 percento spinge in alto i consumi, per un breve periodo oltre il consumo massimo totale di 300 W che si ottiene combinando lo slot PCIe e i connettori ausiliari a 6 e 8 pin. Non vogliamo rischiare spingendoci oltre in questa recensione, perché crediamo non abbia molto senso. I consumi di picco mostrano che c'è del margine aggiuntivo.

Inoltre, a questo punto, questa è solamente una considerazione teorica, dato che non c'è un incremento rilevante delle prestazioni dovuto al limite energetico più alto o all'impostazione della ventola. Per questo bisogna incolpare le temperature più alte, il che pone la questione su come abbassarle.

RPM della ventola e target di temperatura

Quanto segue è completamente differente dalle schede Nvidia GeForce e potrebbe essere poco intuitivo. Il target di temperatura non dovrebbe essere incrementato, bensì ridotto. Qui vedete l'impostazione standard:

Il modo di controllare la ventola è nuovo. Gli RPM non possono più essere impostati su un valore specifico, ma c'è un numero massimo (fino a) da selezionare, che rappresenta la soglia più alta che la Radeon R9 290X potrà raggiungere. L'impostazione Quiet Mode della ventola è al 40 percento e la cosiddetta Uber Mode la porta al 55 percento:

Se pensate che è sufficiente impostare la velocità massima della ventola al 100 percento e godere di temperature inferiori siete ancora in errore. Poiché il target di temperature standard può essere mantenuto con una velocità della ventola di 40 o 50 percento a causa di PowerTune, dev'essere anch'esso cambiato:

A seconda del limite energetico impostato, le ventole si fanno sentire e potete arrivare fino al 95 percento sotto pieno carico. Queste impostazioni sono l'unico modo per raggiungere i consumi di picco che abbiamo misurato.

Come l'overclock tradizionale, aumentare il limite energetico cambia il modo in cui AMD ha pensato che la R9 290X debba lavorare. Arrivati a questo punto non vogliamo sapere come tutto questo possa influire sulla stabilità della scheda. Raccomandiamo un approccio cauto fino a quando non avremo maggiore esperienza con questo nuovo modo di agire.

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