Consumi

Ecco i test della Radeon R9 290X, la nuova scheda di video di punta di casa AMD. Abbiamo eseguito prove a singola GPU, dual-GPU, 4K e anche a 7680x1440. Tutti i dettagli sulla GPU Hawaii con 6,2 miliardi di transistor.

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a cura di Tom's Hardware

Consumi

Idle e Multi-Monitor

Il consumo della R9 290X in idle è sorprendentemente alto. Anche se AMD parla della funzione Zero Power che permette alla scheda di consumare fino a 5/6 watt, questo non si applica realmente agli scenari reali. Non appena il desktop si attiva, i consumi salgono a 20 watt con un monitor connesso. Collegatene due e avrete un consumo di 57 watt, che sale a 59 watt con tre monitor. Insomma la AMD Radeon R9 290X consuma più energia di due GeForce GTX 780 OC in SLI se collegate più di un monitor.

Uscita video accelerata via hardware

Quando riproducete Blu-ray o altri video accelerati dalla GPU, la AMD Radeon R9 290X consuma 70 Watt. Questo è strano, dato che la Radeon R7 240 fa la stessa cosa con meno di 17 Watt. Questo dimostra che AMD ha ancora molto da fare con i driver.

Gaming

PowerTune è in grado di darci ciò che abbiamo sempre voluto. I cambiamenti sono così rapidi e bilanciati che è difficile esprimere il consumo medio con solo un numero, in particolare perché c'è molta variazione, e dipende da diversi fattori. È semplicemente impossibile. Di conseguenza, non possiamo affidarci a un solo numero, quindi forniamo un range.

A tal fine, non abbiamo toccato il limite energetico ma solo ridotto il target di temperatura a 70 gradi. Il consumo tra circa 185 e 218 W è eccellente per una scheda di questo segmento, e ci permette di dimenticare il consumo eccessivo visto in idle e con bassi carichi.

Valori di picco

Se volete portare la AMD Radeon R9 290X ai limiti dovete aumentare un power limit del 25 percento e impostare un target di temperatura abbastanza basso. A queste condizioni avrete una scheda che scotta. È possibile andare oltre 300 W con la R9 290x, aumentando il limite energetico in modo rilevante. Abbiamo raggiunto 335 watt, anche se non sarebbe una buona idea perché è ben oltre l'alimentazione nominale.

Bisogna inoltre chiarire se questo porti ad aumenti prestazionali proporzionali e rilevanti. I 225 W che abbiamo misurato sotto un carico GPGPU con impostazioni standard e la scheda a temperatura operativa possono essere portati a 295 W cambiando la velocità della ventola, il target di temperatura e una scheda più fresca (!). Sfortunatamente è un'impostazione che non dura. Una volta che la R9 290X raggiunge il suo target di temperatura, i consumi scendono considerevolmente. Questo spiega il motivo per cui la scheda ha prestazioni relativamente basse nei test GPGPU.

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