Esiste un sito di Google che è praticamente sconosciuto, ma c’è da quasi 10 anni e nasconde una valanga di segreti e innovazioni: si chiama TDCommons ed è una sorta di “raccoglitore” dove i dipendenti mettono idee rivoluzionarie, ma non ancora pronte per essere sviluppate.
Un esempio? Di recente, tre ingegneri di Google hanno proposto un’IA che imita la voce di un relatore e, durante una videochiamata, interviene quando degli algoritmi rilevano un aumento del battito cardiaco o troppa incertezza (ad esempio, un aumento degli “ummm” quando si parla).
Inutile dire che il sito è un vero e proprio tesoro di idee, presentando i concept di altri possibili progetti futuri, come la coordinazione degli elementi di una smart home per migliorare la qualità del sonno, o la preservazione della privacy nei risultati di ricerca da smartphone. A contribuire a TDCommons non è solo Google, ma anche altre aziende (circa 150) tra cui anche HP, Cisco e VISA.
Il sito contiene tutte quelle idee interessanti e potenzialmente rivoluzionarie, ma per cui, almeno per il momento, non vale la pena spendere decine di migliaia di dollari per ottenere un brevetto. Pubblicando le idee e i dettagli tecnici su TDCommons, le aziende evitano che altri inviino brevetti per concetti simili, evitando in questo modo anche future dispute.
Laura Sheridan, capo della politica sui brevetti di Google, riconosce che il sito sia un “lavoro in corso”, ma TDCommons offre una speranza unica di espandere l'accesso pubblico alla creatività tecnica che avviene all'interno delle mura aziendali. L’azienda, per incentivare i dipendenti a sviluppare idee sempre nuove, offre un bonus di 1.000 dollari per ogni invenzione pubblicata sul sito.
TDCommons può essere visto come una vera e propria gemma nascosta, capace di offrire uno sguardo alle idee innovative che fermentano in realtà come Google (e non solo) e testimonianza di quanto sia importante creare spazi in cui idee rivoluzionarie possono fiorire.