Questo sistema IA può capire se avrete un infarto nei prossimi 10 anni

un nuovo esame cardiaco basato sull'IA può rilevare se qualcuno avrà un infarto potenzialmente letale nei prossimi 10 anni

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a cura di Marco Silvestri

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Un gruppo di scienziati dell'Università di Oxford ha sviluppato un sistema basato sull'Intelligenza Artificiale capace di prevedere possibili infarti che si potrebbero verificare nei prossimi 10 anni. Secondo il report del team di ricerca, il sistema potrebbe entrare in azione in tutto il Regno Unito nel giro di pochi mesi. I creatori affermano che questa tecnologia potrebbe salvare migliaia di vite ogni anno.

Questo sistema analizza i dati sulle caratteristiche delle placche coronariche e sui cambiamenti del grasso intorno alle arterie infiammate per fornire informazioni chiave sullo stato di salute delle nostre arterie cardiache.

"In sostanza, queste rilevazioni ci dicono qual è il rischio assoluto che un paziente abbia un evento cardiaco fatale nei prossimi 10 anni" ... "Quello che abbiamo scoperto è chiaro. I pazienti che hanno dimostrato di avere un'infiammazione elevata nelle arterie coronarie sono risultati anche ad altissimo rischio di soffrire di gravi malattie cardiache, come gli attacchi di cuore. Abbiamo trovato un modo per individuare i fattori nascosti che portano all'infarto". -Ha dichiarato il Prof Charalambos Antoniades, a capo del progetto Orfan (Oxford Risk Factors And Non Invasive Imaging)

Con i normali esami, meno del 20% dei pazienti mostra ostruzioni. Il restante 80% viene spesso rimandato a casa pur non avendo alcuna certezza sulla sua reale situazione. Circa due terzi di questi vanno incontro a eventi cardiaci importanti, talvolta fatali, come l'infarto. Secondo i medici del Dipartimento di Medicina Radcliffe dell'Università di Oxford, il nuovo esame assistito dall'Intelligenza Artificiale aiuterà a esaminare meglio i problemi e fornire diagnosi più precise evitando incidenti futuri.

L'esame basato sull'IA riesce a dare una valutazione dei danni causati dall'infiammazione delle arterie, che non sempre vengono rilevati dalla TAC. Essendo in grado di individuare queste informazioni "nascoste" in modo più affidabile, l'IA potrebbe offrire opzioni migliori per i pazienti a rischio di infarto e portare alla luce patologie molto difficili da rilevare con i metodi tradizionali.

Ovviamente, come per ogni tecnologia basata sull'IA, si temono malfunzionamenti e allucinazioni che, in quest'ambito, potrebbero portare a risvolti tragici. Non abbiamo molta esperienza con le IA in ambito medico, ma studi sulla scansione hanno mostrato che i medici sono concordi con i dati forniti dall'IA nel 45% dei casi.

Come qualsiasi altra applicazione AI, anche in questo caso sarà necessario procedere con cautela soprattutto nelle fasi iniziali ma, se utilizzata correttamente, questa tecnologia ha il potenziale di salvare molte vite umane.

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