Qualcomm temporeggia con Intel in attesa delle elezioni USA

Qualcomm attende l'esito delle elezioni presidenziali USA del 5 novembre prima di decidere sulla possibile acquisizione di alcune parti di Intel

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a cura di Andrea Maiellano

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Qualcomm attende l'esito delle elezioni presidenziali USA del 5 novembre prima di decidere sulla possibile acquisizione di alcune parti di Intel.

Fonti vicine alla questione hanno rivelato a Bloomberg che il produttore di chip vuole valutare il clima geopolitico post-elezioni, in particolare le politiche antitrust della nuova amministrazione e le relazioni USA-Cina.

Qualcomm non è l'unico interessato ad acquistare parti di Intel.

La mossa di Qualcomm arriva in un momento difficile per Intel, che ha recentemente annunciato una perdita di 1,6 miliardi di dollari.

Il colosso dei semiconduttori sta attuando un piano di ristrutturazione che prevede il taglio del 15% della forza lavoro globale, la sospensione di progetti importanti e la vendita di asset per raccogliere fondi. Intel sta persino considerando di vendere o scorporare la sua divisione produttiva, che continua a generare ingenti perdite.

Nonostante Intel sia in procinto di ricevere oltre 8,5 miliardi di dollari di finanziamenti dal CHIPS Act, questi verranno erogati a tranche, rendendo necessario altro capitale fresco nell'immediato. Qualcomm sarebbe interessata ad acquisire alcune parti del business PC di Intel, ma preferisce attendere un quadro politico più stabile prima di fare mosse concrete.

Qualcomm non è l'unico interessato ad acquistare parti di Intel.

Qualsiasi accordo tra i due colossi dei chip dovrebbe superare il vaglio antitrust negli Stati Uniti, in Europa e in Cina, data la posizione dominante di Qualcomm nel settore mobile e la leadership di Intel nell'architettura x86.

Attendere permetterebbe inoltre a Qualcomm di valutare i risultati finanziari del terzo trimestre di Intel, che potrebbero far scendere ulteriormente il prezzo di eventuali asset in vendita.

Oltre a Qualcomm, anche altri soggetti hanno manifestato interesse per parti di Intel. Il gestore di fondi Apollo ha offerto un investimento di tipo azionario da 5 miliardi di dollari, mentre circolano voci non confermate su un'offerta di Arm per la divisione prodotti di Intel.

In attesa di possibili acquisizioni, Intel dovrà affrontare i prossimi mesi facendo affidamento sulle proprie forze. I finanziamenti del CHIPS Act forniranno liquidità, ma con vincoli di utilizzo. La speranza è che l'azienda riesca a invertire la rotta il prima possibile, per evitare lo smembramento di divisioni storiche come quella dedicata al computing per clienti.

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