Qualcomm ha vinto la causa per gli Snapdragon, ma Arm non getta la spugna

Il processo tra Arm e Qualcomm si è concluso con un verdetto di non colpevolezza per Qualcomm, ma Arm non getta la spugna.

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a cura di Andrea Maiellano

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Il processo tra Arm e Qualcomm si è concluso con un verdetto di non colpevolezza per Qualcomm (se volete conoscere l'intera vicenda potete farlo qui), anche se con una giuria non del tutto unanime per quanto riguarda la violazione dei termini di licenza da parte di Nuvia. Arm, in seguito alla sconfitta, ha annunciato che chiederà un nuovo processo a causa dello stallo della giuria su alcune accuse.

Il caso riguarda l'utilizzo da parte di Qualcomm di core per uso generico sviluppati da Nuvia nei suoi processori Snapdragon Elite. Arm sostiene che questo violi gli accordi di licenza, poiché la tecnologia Nuvia era originariamente destinata a processori per data center con termini diversi. Qualcomm afferma invece che la sua licenza Arm esistente copre anche la tecnologia sviluppata dalle sue sussidiarie come Nuvia.

La giuria ha scagionato Qualcomm dalle accuse, ma non ha raggiunto un accordo unanime su Nuvia.

Un punto chiave a favore di Qualcomm è stata la testimonianza di Gerard Williams III, principale sviluppatore dei core Oryon, che ha dichiarato che il design contiene meno dell'1% di tecnologia Arm. Questo supporta la posizione di Qualcomm secondo cui i processori Snapdragon X rispettano gli accordi di licenza.

Arm si è detta "delusa" dal mancato raggiungimento di un consenso su tutte le accuse e ha annunciato l'intenzione di chiedere un nuovo processo. In una dichiarazione, l'azienda ha affermato: "La nostra priorità è proteggere la proprietà intellettuale di Arm e l'ecosistema senza pari che abbiamo costruito con i nostri partner in oltre 30 anni".

L'esito di questa disputa legale, che pare lontana dal dichiararsi conclusa, potrebbe avere importanti ripercussioni sul mercato dei processori per PC e per dispositivi mobile. Una vittoria definitiva di Qualcomm le permetterebbe di continuare lo sviluppo e la commercializzazione dei chip Snapdragon X con core Oryon, aumentando la concorrenza nel settore.

D'altra parte, un ipoteteico successo di Arm, in un eventuale nuovo processo, potrebbe limitare la libertà delle aziende nell'utilizzo di tecnologie acquisite, influenzando le future strategie di fusioni e acquisizioni nel settore dei semiconduttori, oltre che far rischiare un ritiro dal mercato di tutti i dispositivi dotati di Snapdragon Elite.

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