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a cura di Manolo De Agostini

Una PS2 all'interno di PS3

Una valanga di informazioni sulla futura retrocompatibilità

Buone notizie dal fronte PlayStation 3, o almeno così sembrerebbe secondo le ultime informazioni provenienti dal paese del Sol Levante. La rivista giapponese di tecnologie Ultra One, infatti, ha pubblicato un articolo nel quale anticipa che l'hardware PS3 includerà la CPU di PS2 (Emotion Engine) ed il chip Graphics Synthesiser di PS3 per facilitare la retrocompatibilità.

Inizialmente Sony aveva dichiarato che PS3 avrebbe sfruttato un software di emulazione, lasciando così l'hardware in secondo piano. L'emulazione via software potrebbe essere più problematica del previsto da implementare e in diverse circostante rischia di non poter garantire una retrocompatibilità al 100%. Questo cambiamento di programma dovrebbe essere solo temporaneo, ed una volta che il programma per il funzionamento dei titoli PS2 sarà pronto, il chip non sarà più incluso.

Nell'attesa, è già possibile pronosticare dei seri miglioramenti nella resa (soprattutto grafica) dei giochi, come è tutt'ora il caso dei titoli PSone sul sistema a 128 bit. La distribuzione di nuove patch online, tra l'altro, assicurerà un totale funzionamento dei giochi più recenti per PlayStation 2, un aspetto che Sony ha dichiarato di non voler assolutamente sottovalutare (a differenza delle recenti dichiarazioni Microsoft).

Ultra One svela, inoltre, che l'attuale PS3 - così come la conosciamo - non è "altro che un sistema base". Sony avrebbe già infatti pianificato la distribuzione futura di nuove periferiche hardware per espandere il suo sistema a livello di funzionalità di rete e di immagazzinamento dati (hard disk più cambiamenti). Questa politica, tuttavia, non influenzerà la GPU, la CPU, le velocità di lettura o altro, quanto meno nessuna specifica che potrebbe alterare le performance dei giochi.

L'articolo prosegue indicando che la macchina uscirà con una "grande quantità di memoria", da utilizzare per l'aggiornamento del firmware e per la gestione del sistema operativo. Per quanto riguarda l'hard disk, gli utenti saranno liberi di sostituire quello originale con un altro di propria scelta, senza nessun tipo di restrizione sui modelli. La rivista termina il suo speciale toccando l'argomento prezzo inerente al modello da 60 GB, atteso in Giappone in "Open Price" (i rivenditori potranno stabilire la tariffa a loro piacimento). Secondo Ultra One i negozianti applicheranno una tariffa pari a 73.000 yen, ovvero, circa 504 euro.

PS3 al di sotto delle aspettative?

Nuovi test sulle reali potenzialità della console

Alcuni utenti PS3 hanno più volte dubitato della reali potenzialità del sistema, definendole senza mezzi termini "limitate". Uno in particolare, il quale scrive per The Inquirer ha addirittura parlato di un sistema "lento e rotto". Questo fortunato redattore ha infatti avuto modo di visionare alcune documentazioni ufficiali, le quali indicherebbero che al momento di visualizzare i dati in 3D, il chip grafico RSX appare limitato a 275 milioni di triangoli al secondo, contro gli oltre 500 milioni di Xbox 360. In linea teorica, non ci dovrebbero essere delle ragioni in grado di giustificare questa disparità (l'immagine sottostante indica un'abbondanza di memoria); il reale problema, tuttavia, è l'accesso alla memoria (la slide denota una quantità più che rispettabile di RAM, ma a quanto pare l'importo reale per la memoria di "lettura" è solo una piccola porzione), limitato dalla banda di trasferimento.

http://www.tomshw.it/articles/20060606/performanceps3_51470_PS3_memory_bandwidths.jpg

Se il programma che elabora le scene del gioco può scrivere alla velocità di 250x, la memoria locale del processore Cell diventa superflua. Tutti i calcoli vengono effettuati al di fuori della memoria principale, vale a dire che la memoria locale - importante per la velocità del gioco e la fluidità delle animazioni - potrebbe non esistere. Per quanto riguarda la piattaforma o il Sistema Operativo, è chiaro che il processore legge i dati dalla cache - in questo caso, dalla memoria "locale" o memoria di "lettura" - metodo più veloce rispetto l'utilizzo dei chip di memoria RAM. Tutto ciò potrebbe quindi essere un grave problema per il bus di memoria principale, e causare di conseguenza numerosi grattacapi in termini di prestazioni. Se la situazione appena spiegata si rivelasse corretta, la PS3 avrà serie problemi prestazionali quando dovrà elaborare ambienti di gioco impegnativi con molti oggetti e modelli complessi.

David Reeves su Dual Shock 3

Il CEO di Sony Europe parla di un progetto nato da oltre due anni

Parlando con MCV, David Reeves, CEO di Sony Computer Entertainment Europe, ha dichiarato che il Dual Shock 3 di PS3, rivelato a maggio nel corso dell'E3, è stato in sviluppo per ben oltre due anni.

Il responsabile della divisione europea ha precisamente dichiarato: "Abbiamo avuto una reazione positiva sul controller e ovviamente qualcuno ci ha domandato se fosse un'idea dell'ultimo minuto. Non è così. Il pad è stato in sviluppo per circa due anni e mezzo [...] Se decidi di includere 50 o 55 licenze, non puoi rivelarlo, altrimenti qualcuno potrebbe provare ad accaparrarsi una licenza per ostacolarlo. Abbiamo già avuto dei riscontri positivi sul pad da parte dei nostri publisher".

L'affermazione è interessante, soprattutto perché ben prima dei "due anni e mezzo" al pubblico era stato mostrato un orribile joypad a forma di boomerang. A tal proposito pare logico immaginare che Sony abbia mascherato le sue idee proponendo al mondo intero un qualcosa di forviante, per poi spiazzare tutti in occasione dell'E3 di quest'anno.

Altra supposizione, Reeves cerca di sminuire le pesanti accuse di plagio rivolte all'editore nipponico, tentando di dimostrare che l'idea giroscopica era già nata ben prima di scoprire l'oramai famoso controller di Nintendo per Wii. A voi l'ardua sentenza.

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