Project Athena, Intel vuole portatili con autonomia di 9 ore REALI

Intel entra maggiormente nei dettagli di Project Athena, l'iniziativa che punta a migliorare i portatili garantendo prestazioni e soprattutto un'autonomia reale senza precedenti.

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a cura di Manolo De Agostini

Ieri vi abbiamo parlato di Project Athena, l’iniziativa lanciata da Intel al CES 2019 e che in questi mesi si strutturerà con l’apertura di tre laboratori a Taipei, Shanghai e Folsom (California) per testare e certificare i nuovi progetti creati dagli OEM in arrivo entro l’anno.

In termini generici si tratta della risposta di Intel agli Always Connected PC con processori Snapdragon proposti da Qualcomm e quindi l’azienda punta a migliorare varie caratteristiche, dalla connettività alle funzionalità, fino alle prestazioni (reattività) e soprattutto la durata della batteria.

Quest’ultimo è un aspetto particolarmente sensibile per chi usa spesso il portatile, quindi la domanda finora senza risposta era: quanta autonomia offriranno i prodotti Project Athena? Nel corso di un’intervista con Engadget l’azienda è entrata maggiormente nei dettagli, spiegando che l’obiettivo è garantire almeno 9 ore di autonomia reali.

Il termine “reali” è di particolare importanza, come riconosciuto da Josh Newman, vicepresidente della divisione Client Computing di Intel. La casa di Santa Clara e i suoi partner da tempo indicano la durata massima della batteria - 15 / 20 ore attualmente - registrandola con operazioni leggere e con la modalità aereo attiva.

Uno scenario tutt'altro che reale, ma con Project Athena Intel sta finalmente virando verso modalità d’uso quotidiane - per esempio lo streaming di video mentre si naviga e si hanno più file Office aperti e alcune app in background - per indicare un’autonomia in cui gli utenti effettivamente si riconoscano.

I portatili “Project Athena” saranno quindi sottoposti a test di batteria più rigorosi, usando “un nuovo indicatore di esperienza di navigazione wireless, insieme a più app in background e schermi con luminosità più alte”. Oltre all’autonomia di almeno 9 ore reali, Intel richiederà anche la ricarica rapida, in modo da fornire in 30 minuti di ricarica un'autonomia di 4 ore.

Raggiungere questi valori potrebbe essere semplice accoppiando una CPU a basso consumo a un'enorme batteria, ma ciò vanificherebbe lo scopo dell’iniziativa, ovvero garantire "un nuovo livello di reattività", un ripristino istantaneo e comunque portatili sottili e leggeri, cosa non possibile con batterie di dimensioni troppo grandi.

Per questo servirà un’ottimizzazione dei vari componenti, in modo da avere prestazioni adeguate senza compromettere la batteria. Ed è qui che entrano in gioco i Project Athena Open Labs. Intel sta già lavorando da tempo con i produttori di componenti, in particolare sullo schermo: l’azienda afferma che la riproduzione di un video in Full HD rappresenta oltre il 50% del consumo energetico totale di un portatile. A tal proposito i produttori di schermi possono considerare la tecnologia Intel Low Power Display con un consumo di 1 watt.

L’azienda vuole avvalersi di soluzioni esistenti ben note, come ridurre la luminosità dello schermo in assenza dell’utente, ma più evolute grazie all'uso congiunto di webcam e intelligenza artificiale. La webcam servirà anche ai fini del ripristino istantaneo dallo stato sleep, al fine di sbloccare il PC con Windows Hello.

Altre caratteristiche di Project Athena riguarderanno la privacy, con soluzioni che ad esempio contempleranno la sfocatura automatica dello schermo per evitare che qualcuno guardi a vostra insaputa cosa c'è sul desktop, il tutto usando appunto la webcam e l’IA.

Grazie proprio a questi due “componenti”, i computer potranno anche tenere traccia del tempo che passate al PC e persino verificare la postura che avete davanti allo schermo, consigliandovene una migliore per salvaguardarvi la schiena. Intel ha affermato sono in sviluppo almeno 10 portatili Project Athena.

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