Processori troppo potenti e il software annaspa

Il raddoppio dei core dei processori a ritmi serrati pone seri problemi di sfruttabilità della potenza da parte dei software.

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a cura di Manolo De Agostini

Lo sviluppo dei software non tiene il passo dell'inesorabile raddoppio dei core dei processori. A dichiararlo è Gartner che, osservando il settore server, ha affermato che sistemi operativi, i software middleware, gli strumenti di virtualizzazione e le applicazioni, non sono ottimizzati per i nuovi prodotti hardware, mettendo le imprese nella posizione scomoda di decidere cosa fare.

"Osservando le specifiche di questi software, molti avranno problemi nel supportare le configurazioni hardware odierne e quelle che saranno disponibili in futuro. È come mettere il motore di una Ferrari in un go-cart; la potenza c'è, ma la progettazione non adatta limita severamente le possibilità di sfruttarla", ha affermato Carl Claunch di Gartner.

Solitamente i core raddoppiano ad ogni generazione di chip, nell'arco di due anni. Con il proseguimento di questo ritmo, un server di fascia alta a 32 socket con processori a otto core, potrebbe avere a disposizione 256 core entro il 2009. Entro due anni, con l'arrivo delle soluzioni a 16 core, i sistemi ospiteranno fino a 512 core in totale.

Secondo Gartner le aziende devono prendere in considerazione il problema, perché ci sono dei chiari limiti nell'abilità del software di usare di tutta questa potenza di calcolo.

"Diversi software di virtualizzazione in commercio non riescono a usare tutti i 64 core presenti in un sistema a 32 socket con CPU dual-core. E anche altre applicazioni hanno i loro limiti".

Quello di Gartner è un chiaro richiamo alle aziende, che dovranno prendere decisioni coscienziose per ridurre i costi, senza puntare immediatamente sui nuovi prodotti hardware quando il software non è all'altezza.

Questo scenario è speculare a quello del mondo desktop, dove i quad-core sono tutt'altro che utilizzati compiutamente, sia nel campo delle applicazioni tradizionali che in quello dei tanto amati videogiochi. Occorre quindi trovare la quadra, tra motore (cpu) e telaio (software), altrimenti si procederà su due velocità differenti con un chiaro problema di potenzialità inespressa.

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