AMD raggiunge i 65 nm
I nuovi processori sono contraddistinti da "performance ratings" (numero di modello che indica il livello prestazionale) che conosciamo già molto bene - 4000+, 4400+, 4800+ e 5000+ - ma la cache e la frequenza di funzionamento sono differenti da quelle che abbiamo visto fino ad ora. Le versioni dal 4000+ al 4800+ integrano un quantitativo di cache L2 pari a 2 x 512 Kb, mentre i chip Windsor sono dotati di 2 x 1MB, ma lavorano a una frequenza superiore di 100 MHz per contrastare l'impatto negativo della cache dimezzata.
Per assicurare la compatibilità con le piattaforme esistenti, AMD ha ritenuto sufficiente inserire i nuovi Brisbane a 65 nm all'interno dei package classici basati su Socket AM2 (940-pin). Dovrete tuttavia aggiornare il BIOS della scheda madre.
Il nuovo processore si comporta in maniera simile ai fratelli a 90 nm. Windows lo riconosce come Athlon 64 X2 e automaticamente abilita il Cool'n'Quiet - se la caratteristica è stata attivata nel BIOS e il profilo energetico di Windows è stato impostato su "laptop/mobile". AMD afferma che non ci dovrebbero essere differenze prestazionali tra i processori Athlon 64 X2 a 90 e 65 nm, ma ciò non è del tutto vero. I nuovi modelli sono contraddistinti da una latenza della cache L2 superiore, pari a 20 cicli di clock, anziché i 12 cicli del core Windsor con unità di dati da 128 Kb (chunk size), differenza che porta a un leggero svantaggio. Le prestazioni con le applicazioni sono esattamente al livello dei precedenti processori a 90 nm, quindi ci siamo focalizzati sui test che impattano molto sulla cache L2.
Il core a 65 nm Brisbane è allo stepping F1, ma questo dettagli tecnico non dovrebbe variare molto dai vecchi core. Persino la tensione di lavoro del core non è cambiata molto.
Il Brisbane è ancora un un processore per Socket AM2 con 940 pin,e può essere utilizzato in tutte le motherboard Socket AM2 dopo un aggiornamento del BIOS.