Mozilla sotto accusa per violazioni della privacy, vediamo i dettagli

Firefox sotto accusa: noyb denuncia Mozilla all'UE per violazioni della privacy. Il browser open source finisce nel mirino dei difensori dei dati personali.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Un gruppo di difesa della privacy nell'Unione Europea, noyb, ha presentato un reclamo contro Mozilla, l'organizzazione no-profit che sviluppa il browser Firefox, accusandola di violare il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) tracciando gli utenti di Firefox senza il loro consenso esplicito.

La denuncia si concentra su una nuova funzionalità chiamata "Privacy Preserving Attribution" (PPA) recentemente implementata in Firefox. Secondo noyb, questa tecnologia trasforma il browser in uno strumento di tracciamento per i siti web, contraddicendo la reputazione di Mozilla come alternativa rispettosa della privacy rispetto ad altri browser basati su Chromium di Google.

Il reclamo, presentato all'autorità austriaca per la protezione dei dati, accusa Mozilla di non aver adeguatamente informato gli utenti sul trattamento dei loro dati personali e di aver utilizzato un meccanismo di opt-out invece che di opt-in esplicito. noyb chiede inoltre all'autorità di ordinare la cancellazione di tutti i dati raccolti finora.

Le implicazioni della funzionalità PPA

Secondo noyb, la funzionalità PPA consente a Firefox di tracciare il comportamento degli utenti sui siti web, spostando il controllo del tracciamento dal singolo sito al browser stesso. Questo approccio ricorda il controverso progetto "Privacy Sandbox" di Google, che mira a sostituire i cookie di tracciamento con tecnologie alternative basate sul browser.

Mozilla ha trasformato Firefox in uno strumento di tracciamento per i siti web.

Felix Mikolasch, avvocato di noyb specializzato in protezione dei dati, ha dichiarato: "Mozilla ha semplicemente accettato la narrativa secondo cui l'industria pubblicitaria ha il diritto di tracciare gli utenti, trasformando Firefox in uno strumento di misurazione pubblicitaria".

La risposta di Mozilla

In risposta alle accuse, Christopher Hilton, direttore delle comunicazioni aziendali di Mozilla, ha affermato che finora è stato condotto solo un "test limitato" di un prototipo PPA, limitato ai siti web di proprietà di Mozilla. Hilton ha sottolineato che la tecnologia mira a migliorare le pratiche pubblicitarie invasive fornendo alternative tecniche e che la funzione può essere facilmente disattivata nelle impostazioni di Firefox.

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Mozilla sostiene che PPA consente agli inserzionisti di misurare l'efficacia complessiva degli annunci senza raccogliere informazioni che identifichino individui specifici, utilizzando tecniche crittografiche per consentire un'attribuzione aggregata che preservi la privacy.

Implicazioni e prospettive future

La denuncia solleva importanti questioni sul bilanciamento tra innovazione tecnologica, pratiche pubblicitarie e diritti alla privacy degli utenti. Se le autorità di regolamentazione dell'UE dovessero accogliere il reclamo, Mozilla potrebbe essere costretta a modificare la sua strategia o addirittura affrontare sanzioni finanziarie significative.

L'organizzazione ha ammesso che la sua comunicazione riguardo a questa iniziativa è stata inadeguata, promettendo di coinvolgere maggiormente voci esterne nei suoi sforzi per migliorare la pubblicità online in futuro.

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