Si prospettano tempi durissimi per gli appassionati di PC: oltre alle GPU NVIDIA introvabili e con prezzi folli, ora i dazi imposti da Trump gettano un'ombra sul futuro del mercato. HYTE, famosa azienda che produce componenti come case e dissipatori, ha annunciato un aumento dei prezzi fino al 20% su molti dei suoi prodotti, proprio a causa delle nuove regole dell'amministrazione statunitense.
La decisione di HYTE è solo l'inizio di un trend che coinvolgerà l'interno settore. L'azienda non è andata per il sottile nel suo comunicato riferendosi esplicitamente alla questione come un "pasticcio tariffario" dell'attuale amministrazione USA. Una scelta comunicativa inusualmente esplicita nel panorama aziendale, dove solitamente si preferisce mantenere un approccio più neutrale rispetto alle politiche governative.
L'aumento dei prezzi interesserà diverse linee di prodotto del catalogo HYTE, sebbene l'azienda non abbia ancora specificato l'entità precisa degli incrementi. La tempestività dell'annuncio sottolinea l'immediata reazione del mercato alle nuove politiche commerciali; HYTE ha dichiarato che, nonostante gli aggiustamenti di prezzo, l'obiettivo primario rimane quello di "garantire un'esperienza impeccabile" ai propri clienti.
Nel suo comunicato, HYTE ha evidenziato come le attuali condizioni di mercato rendano "difficile sostenere il business" senza interventi correttivi sui prezzi. Questa affermazione riflette una problematica più ampia che potrebbe presto riguardare numerosi produttori di hardware, soprattutto quelli che dipendono da componenti importati o assemblati in paesi soggetti alle nuove tariffe.
L'atteggiamento di HYTE potrebbe fungere da apripista per altre aziende del settore, finora rimaste in silenzio sulla questione: nelle prossime settimane potremmo vedere un gran numero di annunci simili da parte di altri produttori, che non potranno permettersi di assorbire completamente l'impatto dei dazi e si vedranno costretti ad aumentare i prezzi.
E in Italia? Al momento sembra che nel nostro mercato, come nel resto d'Europa, i prezzi rimarranno gli stessi visto che non ci sono nuovi dazi in essere. Se però le aziende decidessero di aumentare i propri listini globalmente, non solo negli Stati Uniti, le nuove politiche commerciali di Trump si rifletterebbero negativamente anche qui da noi, rendendo ancor più difficile agli appassionati la creazione di nuovi PC.
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