Linus Torvalds, universalmente conosciuto come "il creatore di Linux", ha dichiarato in una recente intervista che l'intelligenza artificiale è attualmente "90% marketing e 10% realtà". Torvalds ha espresso scetticismo sullo stato attuale dell'IA durante l'Open Source Summit di Vienna.
Queste affermazioni arrivano in un momento di grande fermento e speculazioni sul futuro dell'IA generativa nel settore tecnologico. Nonostante il recente round di finanziamenti da 6,6 miliardi di dollari ricevuto da OpenAI, che ha portato la sua valutazione a raggiungere i 157 miliardi, permangono dubbi sulla redditività a lungo termine di queste tecnologie.
Secondo Torvalds, l'IA è "molto interessante" e "cambierà il mondo", ma al momento è caratterizzata da un eccessivo hype: "Penso che l'IA sia davvero interessante e credo che cambierà il mondo. Allo stesso tempo, odio così tanto l'hype creato attorno a questa nuova tecnologia dalle varie aziende, che non voglio davvero averci niente a che fare."
Il creatore di Linux ha dichiarato di voler, letteralmente, ignorare gli sviluppi dell'IA perché ritiene che "l'intera industria tecnologica intorno all'intelligenza artificiale sia in una posizione molto negativa".
Tuttavia, Torvalds non ignora il potenziale dell'IA e prevede che nei prossimi 5 anni potremmo assistere a una svolta, con l'integrazione di queste tecnologie nei luoghi di lavoro come strumenti cruciali per l'uso quotidiano e non solo per sostituire lavoratori umani.
Lo sviluppo dell'IA pone, al momento, notevoli sfide. I finanziamenti devono essere costanti, visto che non si tratta ancora di una tecnologia capace di creare dei profitti, così come le risorse energetiche richieste dai server sono al limite del proibito.
Se si pensa che con l'avanzare di questa tecnologia queste esigenze sono destinate ad aumentare ulteriormente, viene da se che sarà necessario raggiungere un punto di svolta capace di ribilanciare tutto.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha dichiarato che la superintelligenza potrebbe essere "a pochi migliaia di giorni di distanza". Tuttavia, ha anche ammesso che per raggiungere questo obiettivo sarebbero necessari "7 trilioni di dollari e molti anni per costruire 36 impianti di semiconduttori e data center aggiuntivi".
Alcuni economisti ritengono che la pazienza degli investitori nei confronti dell'IA si stia esaurendo rapidamente. OpenAI, in particolare, deve affrontare la sfida di trasformarsi in un'impresa a scopo di lucro entro i prossimi due anni per evitare di dover rimborsare gli investitori.
Le opinioni sul futuro dell'IA rimangono divise. Mentre alcune aziende tecnologiche come Microsoft, NVIDIA e Apple hanno registrato successi significativi grazie agli investimenti in questo campo, un rapporto suggerisce che il 30% dei progetti basati sull'IA potrebbe essere abbandonato dopo la fase di proof of concept entro il 2025.
Il dibattito si estende anche alle potenziali implicazioni etiche dell'IA avanzata. Alcuni ricercatori hanno sollevato preoccupazioni sulla capacità delle aziende di gestire in modo responsabile lo sviluppo di un'intelligenza artificiale generale, con alcuni che ipotizzano addirittura scenari estremi in cui l'IA potrebbe rappresentare una minaccia per l'umanità.