Anomalie Benchmark a causa dell'alta risoluzione 2D/3D
L'utilizzo di un acceleratore 2D/3D e risoluzioni VGA in un PDA, ha alcune conseguenze con l'utilizzo di benchmak, o meglio, con l'interpretazione dei risultati.
Il primo problema riguarda l'utilizzo di benchmark scritti per PDA con risoluzioni di 240x320 (QVGA). Se sono utilizzati su PDA con risoluzioni più alte, il sistema operativo deve tradurre l'output grafico in risoluzione VGA, abbassando notevolmente le prestazioni.
Il secondo fattore è che le funzionalità e i benefici di un acceleratore grafico come il 2700G divengono chiare solo se gli sviluppatori utilizzano interfacce di programmazione come l'Open GL ES o le DirectX Mobile, per lo sviluppo delle applicazioni. Se gli sviluppatori si limitato a interfacce come le GAPI, i sistemi con controller grafici dedicati si comporteranno peggio di quelli sprovvisti.
Accesso DFB nei PDA sprovvisti del chip grafico dedicato
Nei PDA senza chip grafico dedicato, la CPU immagazzinerà il contenuto del frame-buffer nella memoria on-die, se è presente, o nella RAM di sistema. Questi accessi possono susseguirsi molto rapidamente, in base all'architettura, e alla memoria on-die, che lavora più velocemente di quella RAM. I benchmarkk grafici sono basati su questo principio e misurano il bandwidth tra CPU e memoria grafica.
Quando è disponibile un controller grafico, tuttavia, i contenuti del frame buffer saranno scritti nella memoria on-die del chip grafico o nella sua memoria video.
Accesso DFB di un PDA dotato di controller grafico
Se un benchmark basato sull'accesso DFB della CPU è utilizzato per un sistema di questo tipo, i risultati saranno peggiori di quelli che dovrebbero essere. Questo ovviamente accade perché il tempo di accesso alla memoria on-die del chip grafico è ovviamente più lungo rispetto quello di accesso alla memoria interna della CPU. Tuttavia sarebbe sbagliato concludere che le prestazioni di questo tipo di sistema sono inferiori; l'accesso del processore alla memoria video è solo più lento.