PCI Express 3.0: costruito per la velocitÃ
La differenza principale tra il PCI Express 2.0 e il 3.0 è l'incremento del throughput massimo potenziale. Il PCI Express 2.0 raggiunge una velocità di 5 GT/s, che corrisponde a un bandwidth di 500 MB/s per ogni linea dati. Uno slot grafico PCIe 2.0, che usa 16 linee, offre così un bandwidth bidirezionale fino a 8 GB/s.
Il PCI Express 3.0 raddoppia questi valori, con un bit rate di 8 GT/s che consentirà un bandwidth di 1 GB/s per linea. Di conseguenza uno slot raggiunto da 16 linee avrà un bandwidth massimo di 16 GB/s.
A prima vista l'incremento da 5 GT/s a 8 GT/s non sembra un raddoppio di velocità . Tuttavia il PCI Express 2.0 usa uno schema di codifica 8b/10b, che rimappa blocchi da 8 bit di dati a 10bit, per bilanciare il flusso di corrente. Il risultato è un overhead del 20%, con un taglio del bit rate effettivo.
Il PCI Express 3.0 usa uno schema di codifica 128b/130b molto più efficiente, ed elimina il 20% di overhead. Gli 8 GT/s non sono una velocità teorica, ma il vero bit rate, comparabile in prestazioni a una velocità di 10 GT/s con 8b/10b.
Il PCI-SIG afferma che ha scelto di eliminare l'overhead anziché arrivare a 10 GT/s perché "8 GT/s rappresentano il compromesso ottimale tra produzione, costo, consumo e compatibilità ". Il gruppo fa sapere inoltre che passare a una velocità di 10 GT/s crea "gravi penalità " incluso "un aumento della complessità della progettazione e l'incremento della dimensione del die di silicio e dei consumi". Al Yane ha aggiunto che la magia "sta nel materiale elettrico".
Abbiamo chiesto a Yane quali prodotti rendono necessaria più velocità . Secondo lui "gli switch PLX, Ethernet a 40 Gb, InfiniBand, SSD - che sono diventati molto popolari – e certamente la grafica". E poi ha aggiunto: "l'innovazione non è statica, è un flusso continuo", spianando la strada a miglioramenti nelle future versioni dell'interfaccia PCI Express.