TN, IPS, VA: tante sigle, troppa confusione!

Un viaggio fra i vari tipi di pannelli per monitor, con le loro principali tipologie, caratteristiche e curiosità che forse non conoscevate

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a cura di Tom's Hardware

Chiariti i concetti precedenti, fondamentali per spiegare ciò che segue, chiariamo un secondo punto: i tipi di pannello sono solo ed esclusivamente i tre indicati nel titolo di questa pagina. Sigle come OLED, Quantum Dot (o Q-LED), HDR ed altre si riferiscono a concetti diversi, alcuni vicini e altri meno, ma non sono da considerare come tipologie di pannello.

Ma TN, IPS e VA sono un tipo di LED o di LCD? La domanda è più che lecita, dopo la distinzione che abbiamo fatto in precedenza. In tutti e tre i casi si tratta di tipologie di pannelli a cristalli liquidi, dunque LCD. Per essere precisi, come vedremo in seguito, le tre categorie differiscono per il modo in cui i cristalli liquidi sono allineati e polarizzati nel pannello. Il funzionamento invece rimane sempre il medesimo.

Twisted Nematic (TN), dove tutto è iniziato

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Crediti: www.tftcentral.co.uk

Come si può vedere dall'immagine, il funzionamento dei pannelli TN si basa sostanzialmente sulla polarizzazione dei cristalli liquidi. Quando si scoprì che manipolando tali cristalli con un campo elettrico, in un range di 90 gradi, si potevano ottenere diverse intensità di luce che disposte in gruppi di tre sub-pixel, creavano un colore unico, nacque la tecnologia Twisted Nematic. In inglese infatti viene usato il termine "twist" per indicare la rotazione dei cristalli liquidi.

Quando questi ultimi, come si vede nell'immagine, sono perpendicolari al piano del pannello, quindi non è applicata una differenza di potenziale, non vi è emissione di luce. La polarizzazione, con i conseguenti gradi di rotazione, porta a una diversa intensità, che va da 0 a 255 per convenzione. Questa scala si applica anche ai VA e agli IPS ed è la base dei campi di colore come l'sRGB. Volete la prova? Fate questo rapido calcolo: 256 (i valori vanno da 0 a 255 quindi sono 256 in totale), moltiplicatelo per 256 e poi ancora per 256. Arrotondate il risultato alle decine di migliaia: non avete già letto quel valore da qualche parte? Non a caso, 16,78 milioni è proprio il numero di colori dello spazio di colore sRGB.

La nascita di questa tecnologia portò a un'enorme espansione dei pannelli LCD nel mercato. È il tipo di pannello più comune in quanto ha caratteristiche particolari: bassi costi di produzione, input lag e tempi di risposta molto bassi, la facilità di implementazione di alti refresh rate e la totale compatibilità con tutte le tecnologie da gioco sviluppate negli ultimi anni, dall'overdrive al 3D, dal FreeSync al LightBoost.

D'altra parte però i pannelli TN hanno sempre rappresentato un ostacolo per chi fa di applicazioni basate sull'accuratezza cromatica il proprio lavoro o la propria passione. Non è un segreto che i colori siano mediamente spenti e gli angoli di visione poco ampi, rendendo la visione laterale dei colori distorta e poco definita.

Negli anni la situazione è però nettamente migliorata e oggi vi sono casi di monitor TN con un'accuratezza cromatica quasi perfetta, come l'Asus VG245H. Un altro passo avanti è stato l'arrivo di alcuni pannelli TN con profondità di colore 8-bit reale, come l'AOC AG271QX e il Dell S2716DG, o addirittura 8-bit+FRC, come il Samsung U28D590D e il fratello con FreeSync, l'U28E590D.

Oggi, anche se per i professionisti e gli utenti che hanno un occhio di riguardo per i colori i TN non sono la prima opzione, per i giocatori più incalliti rimangono una scelta ovvia e soprattutto sono fondamentali per testare nuove tecnologie, a partire dalle retroilluminazioni strobo e dai refresh rate altissimi, come 480 hertz.

I pannelli TN sono prodotti da tutte le maggiori industrie del settore, da Samsung ad AU Optronics, e non hanno particolari suddivisioni come invece vedremo per gli IPS ed i VA.

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