Prestazioni casuali 4KB

Recensione - Test dell'OCZ Vector da 256 GB con controller Barefoot 3. A meno di due anni dall'acquisizione di Indilinx, OCZ è pronta a svelare il suo primo SSD basato su un controller proprietario. Il Barefoot 3 (Indilinx IDX400M00-BC) saprà dare spunto all'SSD Vector, consegnando all'azienda lo scettro delle prestazioni?

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a cura di Tom's Hardware

Prestazioni casuali 4KB

Lettura casuale

Esempi: scansioni antivirus e scrittura in Word

Con una queue depth di uno, tutti gli SSD nel nostro confronto hanno una velocità di 25-30 MB/s. Passando fino a 32 richieste di I/O, il Vector da 256 GB guida il gruppo con quasi 390 MB/s (o circa 100.000 IOPS). È circa il 15% più veloce di un Vertex 4 e il 10% più veloce di un Samsung 840 Pro.

Come rappresentante degli SSD con controller SandForce usiamo un Intel SSD 520 (controller  SF-22xx e memoria NAND sincrona). Rispetto a quella schiera di prodotti, il nuovo Vector rappresenta un grande miglioramento con queue depth di otto o superiori.

Scrittura casuale

Esempi: email, compressione file e navigazione web

Con una queue depth tra uno e quattro il Vector riesce a ottenere una leadership misurabile sull'SSD 520, ed è davanti alle unità SandForce 2 con memoria NAND sincrona nelle scritture casuali 4 KB. La maggior parte degli SSD parte da circa 50 MB/s, mentre il nuovo OCZ guida con circa 80 MB/s.

Con più di quattro comandi in coda il Vector finisce dietro il Vertex 4 e l'840 Pro, ma raggiunge il picco con una queue depth pari a 32. Sebbene il Vertex 4 si comporti bene con queue depth elevate, non è così prestante nei test in cui vorremmo emergesse – con queue depth minori, più rappresentative del carico di lavoro desktop. Insomma, il Vector impressiona ancora.

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