Prestazioni con le applicazioni

Recensione del RevoDrive Hybrid di OCZ, una soluzione che abbina un hard disk e un SSD su scheda PCI Express x4.

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a cura di Tom's Hardware

Prestazioni con le applicazioni

Photoshop rispecchia i risultati di PCMark Memories Suite, con una leggera differenza che va spiegata. Il test consiste nel misurare il tempo richiesto per applicare quattro filtri a un'immagine TIFF da 14 MB, con uno script automatico; quindi gran parte di questo benchmark è legata alla CPU, e il caching non aiuta ad aumentarne la velocità.

Il tempo di avvio per Photosop invece migliora di circa un secondo, ma mediamente c'è un secondo di differenza nell'esecuzione di un insieme di file batch, quindi è difficile distinguere gli effettivi vantaggi.

Il test Photoshop quindi non offre informazioni abbastanza precise, e così abbiamo programmato un nuovo test con WinRar per misurare anche i millisecondi. Il beneficio del caching in questo caso è chiaro, e l'OCZ RevoDrive Hybrid detiene la leadership. Stiamo però osservando il tempo in frazioni di un secondo, quindi qualsiasi miglioramento in questo test non legato all'I/O è al più marginale.

Gli antivirus sono da sempre oggetto di amore e odio: da una parte ci offrono un po' di protezione, ma dall'altra pesano sulla reattività del sistema, perché lo caricano con molte letture casuali.

Una scansione completa richiede quasi 15 minuti usando solo l'hard disk, ma con il caching le prestazioni raggiungono quasi quelle di un SSD. Il RevoDrive Hybrid si comporta quindi molto bene. È difficile evidenziarlo in un grafico, ma l'Hybrid supera lo Z68 con caching write-back di circa il 20%.

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