OCZ Octane, SSD da 512 GB con controller Indilinx Everest alla prova

Test - L'Octane è uno dei primi SSD OCZ con controller Indilinx. Vediamo come se la cava.

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a cura di Andrew Ku

Introduzione

OCZ ha riscosso un buon successo negli ultimi due anni realizzando SSD basati su controller SandForce, e la fortunata famiglia Vertex ha ridefinito i canoni con valutiamo gli SSD.

Come partner di SandForce, OCZ è sempre stata la prima a ottenere i benefici di un nuovo controller e per questo si è meritata sempre tanti riconoscimenti, bruciando la concorrenza. La famiglia Vertex è rinomata, ma c'è un lato negativo: raccogliendo consensi per la tecnologia SandForce, OCZ di riflesso spinge le vendite anche dei prodotti concorrenti che usano controller della stessa marca.More similarities than differences...

E in effetti comprare un prodotto concorrente non sarebbe un errore: due SSD di marche diverse ma con lo stesso controller, la stessa capacità e la stessa interfaccia avranno prestazioni quasi identiche - nemmeno SandForce può contestare. Tra questi SSD la differenza più grande sta in piccole variazioni del firmware apportate dal produttore, e per questo un OCZ Vertex 3 è quasi equivalente a un Corsair Force GT. Entrambi usano un chip SandForce di seconda generazione, insieme a memoria Flash ONFI sincrona. Ci sono alcune differenze nell'implementazione, ma le prestazioni sono pressoché identiche.OCZ's Octane

E allora è comprensibile che OCZ si assuma dei rischi nell'interesse della competitività e della differenziazione. Per questa ragione, le recenti soluzioni con interfaccia SATA 6 Gbps non usano un controller SandForce: la serie di SSD chiamata Octane usa infatti quelli di Indilinx, azienda acquistata da OCZ l'anno passato; parliamo dei controller della serie Everest.

L'OCZ Octane è collocato nella fascia performance, sotto ai Vertex 3, ma ha un'interfaccia SATA 6 Gbps, prestazioni in lettura elevate, una grande cache per i dati e capacità fino a 1 TB. Può competere nella fascia alta degli SSD? Un paio di problemi ci costringono a uno sguardo più attento ai nostri benchmark, ma possiamo dire che il potenziale c'è.

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