Nvidia: scandalo per scraping video non autorizzato

Nvidia sotto accusa: sospetti di utilizzo non autorizzato di contenuti protetti per addestrare l'IA, in un caso emblematico dei problemi etici del settore tech.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Un nuovo caso solleva interrogativi sulle pratiche di addestramento dell'intelligenza artificiale. Secondo un'inchiesta di 404 Media, Nvidia, colosso tecnologico da 2,4 trilioni di dollari, avrebbe chiesto ai propri dipendenti di scaricare video da YouTube, Netflix e altri dataset per sviluppare progetti commerciali di AI.

L'obiettivo sarebbe quello di addestrare modelli per prodotti come il generatore di mondi 3D Omniverse, sistemi per auto a guida autonoma e iniziative legate agli "esseri umani digitali".

In risposta alle accuse, Nvidia ha difeso le proprie pratiche affermando di operare "nel pieno rispetto della lettera e dello spirito delle leggi sul copyright". Secondo l'azienda, le leggi sulla proprietà intellettuale proteggono espressioni specifiche "ma non fatti, idee, dati o informazioni".

La reazione di YouTube

YouTube non sembra condividere questa interpretazione. Un portavoce ha ribadito quanto dichiarato in precedenza dal CEO Neal Mohan, secondo cui l'utilizzo di YouTube per addestrare modelli di AI sarebbe una "chiara violazione" dei termini di servizio della piattaforma.

Secondo quanto riportato, i dipendenti Nvidia che hanno sollevato preoccupazioni etiche e legali su queste pratiche si sarebbero sentiti rispondere dai manager che la decisione era già stata approvata ai massimi livelli aziendali.

Eludere i controlli

Per evitare di essere individuata da YouTube, Nvidia avrebbe scaricato i contenuti utilizzando macchine virtuali con indirizzi IP a rotazione. L'azienda avrebbe anche fatto uso di dataset come MovieNet, WebVid e InternVid-10M, alcuni dei quali destinati solo a scopi accademici e non commerciali.

Queste pratiche sollevano interrogativi sulle modalità di addestramento dei modelli di AI e sul rispetto dei diritti d'autore. Il caso Nvidia si inserisce in un contesto più ampio di corsa all'oro dell'intelligenza artificiale, in cui diverse aziende tecnologiche sembrano adottare un approccio "agisci velocemente e rompi le cose", simile al vecchio motto di Facebook.

L'inchiesta di 404 Media getta luce su un tema complesso e dibattuto, evidenziando la necessità di una maggiore regolamentazione e trasparenza nel settore dell'AI.

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