NVIDIA RTX Pro 6000: 96GB di VRAM e 600W di potenza

NVIDIA conquista di nuovo la scena con la presentazione delle sue nuove, impressionanti, schede grafiche RTX Pro Blackwell 6000.

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a cura di Andrea Maiellano

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NVIDIA conquista di nuovo la scena con la presentazione delle sue nuove, impressionanti, schede grafiche RTX Pro Blackwell 6000. Questa nuova serie di GPU è progettata per soddisfare le esigenze di professionisti del design, sviluppatori, data scientist e creativi. Tra i vari modelli spicca l’RTX Pro 6000 Blackwell, che offre 96GB di memoria GDDR7 e un fabbisogno energetico di 600W, rendendolo ideale per le prestazioni professionali più impegnative.

Una nuova generazione di GPU

NVIDIA rinnova completamente il suo sistema di denominazione, abbandonando il precedente schema numerico RTX e la storica denominazione Quadro, introducendo il nuovo brand RTX Pro. L’offerta si amplia con l’introduzione degli RTX Pro 500 e 400 Blackwell, disponibili sia per desktop che in versione laptop, oltre all’RTX Pro 450 Blackwell dedicato ai desktop.

Comodità e potenza per i professionisti on-the-go

Per i professionisti che necessitano di portabilità senza sacrificare le prestazioni, NVIDIA propone varianti laptop della serie RTX Pro Blackwell, tra cui i modelli 300, 200, 100 e 500. Equipaggiate con fino a 24GB di VRAM, queste GPU supportano le più recenti tecnologie Blackwell Max-Q di NVIDIA.

Secondo NVIDIA, queste nuove tecnologie "ottimizzano intelligentemente e continuamente le prestazioni e l'efficienza energetica del laptop con l’IA."

Gara tra giganti: NVIDIA versus AMD

In una sfida diretta con la linea di chip Strix Halo di AMD, dotata di 128GB di memoria unificata, NVIDIA si prepara a conquistare il mercato con le sue nuove GPU da workstation e laptop. I professionisti sono in attesa di scoprire quali workstation e laptop saranno equipaggiati con le nuove NVIDIA RTX Pro Blackwell.

Disponibilità e distribuzione dei nuovi prodotti NVIDIA

Per quanto riguarda la distribuzione, NVIDIA ha annunciato che la RTX Pro 6000 Blackwell per workstation sarà disponibile a partire da aprile grazie a partner come PNY e TD Synnex, seguita a maggio da Dell, HP e Lenovo.

Non è stato ancora annunciato un prezzo per questa GPU da workstation, ma considerando le sue caratteristiche, ci si aspetta un costo adeguato alla sua potenza. Una versione server della RTX Pro 6000 Blackwell sarà disponibile "presto" tramite Cisco, Dell, HP, Lenovo e Supermicro.

Inoltre, i provider di cloud come AWS, Google Cloud, Microsoft Azure e CoreWeave offriranno server RTX Pro 6000 Blackwell già nel corso di quest’anno. Infine, l’intera lineup RTX Pro Blackwell per workstation sarà disponibile in estate tramite Boxx, Dell, HP e Lenovo, mentre i laptop equipaggiati con queste GPU arriveranno sul mercato entro la fine dell'anno, distribuiti da Dell, HP, Lenovo e Razer.

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6 Commenti

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Non ho capito se adotta anche questa il connettore incendiario, ma essendo una pro mi aspetto abbiano usato qualcosa di più serio.
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Non ho capito se adotta anche questa il connettore incendiario, ma essendo una pro mi aspetto abbiano usato qualcosa di più serio.
Commentare senza sapere di cosa si parla, lo stai facendo bene.
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Non ho capito se adotta anche questa il connettore incendiario, ma essendo una pro mi aspetto abbiano usato qualcosa di più serio.
Si, secondo le specifiche di Nvidia adotta il connettore "1x PCIe CEM5 16-pin" (fonte)
Già lo trovo assurdo sulle schede da gaming, su workstation mette i brividi.
Speravo ne mettessero 2, invece no, ancora solo uno.
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@mtx sono stufo del riportare ovunque i calcoli sul perché fare passare circa 50A ma anche 60A per filo (perchè una caduta di 2 volt con questo maccherone non è da escludere) su 6 fili così ravvicinati e stretti di sezione con pin ballerini è follia pura, fatti una googlata.
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Non ho capito se adotta anche questa il connettore incendiario, ma essendo una pro mi aspetto abbiano usato qualcosa di più serio.
ovvio che ha lo stesso connettore come qualsiasi alta scheda pro prima di lei
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) Già lo trovo assurdo sulle schede da gaming, su workstation mette i brividi. Speravo ne mettessero 2, invece no, ancora solo uno.
perche 2? se basta 1
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perche 2? se basta 1
Perché non si usa un connettore da max 600W per fornire 600W.
In breve: perché uno non basta.
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ovvio che ha lo stesso connettore come qualsiasi alta scheda pro prima di lei
Nessuna altra scheda pro prima di lei aveva un TDP di 600W.
Almeno se parliamo di quelle recenti che usano quel connettore.
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Perché non si usa un connettore da max 600W per fornire 600W. In breve: perché uno non basta.
In realtà non è così e raddoppiare il connettore non risolverebbe il problema perché, così come è configurato ora, darebbe comunque la possibilità di far passare 25A su un singolo cavo di ognuno dei 2 connettori.
Ci metterebbe di più a danneggiare il connettore ma lo farebbe lo stesso.

Se alla scheda fosse impedito di assorbire più di 10A per ognuno dei 6 pin 12v di cui è composto il connettore, un singolo 12V-2x6 sarebbe sicuro anche per 600w.
La libertà lasciata al load balancing, ben spiegata da Buildzoid nel suo video, è la causa della problematica. All'interno della catena piccole variazioni della resistenza portano ad uno sbilanciamento dei carichi, ecco che un cavo si trova a portare più energia di un altro.
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In realtà non è così e raddoppiare in connettore non risolverebbe il problema perché, così come è configurato ora, darebbe comunque la possibilità di far passare 25A su un singolo cavo di ognuno dei 2 connettori. Ci metterebbe di più a danneggiare il connettore ma lo farebbe lo stesso. Se alla scheda fosse impedito di assorbire più di 10A per ognuno dei 6 pin 12v di cui è composto il connettore, un singolo 12V-2x6 sarebbe sicuro anche per 600w. La libertà lasciata al load balancing, ben spiegata da Buildzoid non suo video, è la causa della problematica. All'interno della catena piccole variazioni della resistenza portano ad uno sbilanciamento dei carichi, ecco che un cavo si trova a portare più energia di un altro.
Teoricamente ci sarebbe sempre questa possibilità, ma parlando di correnti molto più basse (la metà) sarebbe praticamente impossibile che si verifichi una cosa del genere.
Cioè nel funzionamento ideale passano 8.3A in ogni contatto, poniamo una resistenza di contatto ideale di 0.2 ohm (ci avevo guardato e se non ricordo male è quella da specifica di quel connettore) vuol dire che sul contatto si dissipano 13.8W (RI²).
Basta che la resistenza aumenti di poco e la potenza sale a livelli pericolosi, a 1 ohm (che non è molto) dissiperebbe 70W (che è tanto).
Con due connettori dimezzi la corrente a 4.15A, ottenendo una potenza dissipata di 3.4W normalmente e di soli 17W in caso la resistenza salga a 1 ohm, non c'è un grosso pericolo in questo modo.

P.S: che poi ho fatto i conti a corrente fissa per comodità, ma in realtà è peggio di così perché in caso resistenze anomale la corrente diminuisce su quel pin e per compensare aumenta sul pin con minore resistenza.
Ma se aumenta la corrente è peggiorativo rispetto all'aumentare della resistenza (come ho fatto io i conti) perché la potenza dissipata sale proporzionalmente con la resistenza ma al quadrato della corrente.
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Non ho capito se adotta anche questa il connettore incendiario, ma essendo una pro mi aspetto abbiano usato qualcosa di più serio.

Tutte e 3 le versioni, una da 300w e due da 600w, utilizzano il connettore 12V-2x6, per altro facilmente prevedibile visto che già la RTX 6000 Ada ne era dotata. Per quanto riguarda l'affidabilità, come dicevo poco sopra dipenderà da un'eventuale revisione del PCB per favorire un load balancing più puntuale e rigoroso.
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Certo un circuito che controlla la distribuzione del carico sui pin risolverebbe il problema, ma sarebbe come ammazzare una zanzara con un lanciamissili.
Costa molto di più un circuito del genere che aggiungere un connettore in più o sostituire quel connettore da 600W con uno da 900W o più.

P.S: no, in realtà non risolverebbe il problema, eviterebbe solo che vada a fuoco il connettore ma poi si potrebbero avere spegnimenti o throttling della gpu in base a come si decide di far intervenire il sistema.
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Certo un circuito che controlla la distribuzione del carico sui pin risolverebbe il problema, ma sarebbe come ammazzare una zanzara con un lanciamissili. Costa molto di più un circuito del genere che aggiungere un connettore in più o sostituire quel connettore da 600W con uno da 900W o più. P.S: no, in realtà non risolverebbe il problema, eviterebbe solo che vada a fuoco il connettore ma poi si potrebbero avere spegnimenti o throttling della gpu in base a come si decide di far intervenire il sistema.
risolve meh.
Metti un pin ballerino che fa un po' di scintilla: il carico si ripartisce sugli altri 5 che a quel punto potranno anche essere bilanciati con perfezione divina, ma fondono ugualmente.
50 - 60 ampere sono correnti industriali.
Per dare un'idea, questo è un connettore monofase 32 ampere preso a caso da Amazon
Notare le dimensioni dei contatti.
Poi i fanboy sono liberi di credere al marketing di Nvidia che dice che non ci sono problemi.
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Notare le dimensioni dei contatti. Poi i fanboy sono liberi di credere al marketing di Nvidia che dice che non ci sono problemi.
Risolve nel senso che monitora le 6 fasi, se una è un po' ballerina e ripartisce il carico se ne accorge e spegne tutto o manda in throttling la scheda per farla assorbire mano.
Non fondono più però non è divertente una scheda che si spegne o va la metà.
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