Si prospettano tempi duri per NVIDIA e il mercato delle GPU: durante una chiamata con investitori e azionisti per la discussione dei risultati finanziari pubblicati qualche giorno fa, Colette Kress, Chief Financial Officer di NVIDIA, ha preannunciato uno shortage. Il motivo? Una domanda esagerata rispetto all’offerta.
“Ci aspettiamo che i nostri prodotti di prossima generazione avranno problemi di scorte, dal momento che la domanda supera di molto le scorte”, ha dichiarato Kress. Il riferimento è alle prossime GPU NVIDIA Blackwell e, in particolare, al prossimo acceleratore B100.
Il boom dell’IA e le ottime prestazioni delle GPU NVIDIA in questi ambiti hanno permesso di raggiungere risultati finanziari da record, ma questo, insieme ai miglioramenti prestazionali previsti con Blackwell, ha portato i clienti di NVIDIA ad aumentare di molto le prenotazioni di B100. NVIDIA non sarebbe in grado di rispondere a una domanda così grande con un’offerta adeguata, una situazione che inevitabilmente causerà uno shortage.
Oltre a B100, NVIDIA è al lavoro anche su B40 (per applicazioni aziendali e di formazione), GB200 (una combinazione di B100 e una CPU Grace basata su Arm) e GB200 NVL (per gli LLM). La diversificazione dei prodotti non fa che aumentare ancor di più la domanda e, seppur NVIDIA sia fiduciosa e crede di riuscire a mantenere le promesse, le dichiarazioni di Kress sembrano voler mettere le cose in chiaro sin da subito.
Anche il CEO Jensen Huang ha voluto dire la sua, affermando che l’azienda non riuscirà a rispondere al 100% della domanda per i nuovi prodotti: “Ogni volta che abbiamo nuovi prodotti, come sapete, si passa da zero a un numero molto elevato e non è possibile farlo da un giorno all'altro. [...] Quindi, ogni volta che abbiamo una nuova generazione di prodotti, e in questo momento stiamo preparando H200, non c'è modo di tenere ragionevolmente il passo della domanda nel breve termine”.
Nonostante si tratti di GPU dedicati ai datacenter e all’ambito professionale, è impossibile non pensare a ripercussioni anche nel settore consumer. Attualmente, non c’è modo di sapere se le prossime RTX 5000 saranno soggette agli stessi problemi, ma se dovesse ripresentarsi una situazione come quella vissuta durante la pandemia, sarebbe un vero dramma per gli utenti che attendono le prossime schede video NVIDIA per aggiornare la propria configurazione.