NVIDIA: piano da 500 miliardi per i server AI negli USA

NVIDIA ha annunciato un piano strategico per costruire interamente sul suolo americano i suoi costosi server AI, creando due nuovi poli produttivi.

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a cura di Andrea Maiellano

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NVIDIA ha annunciato un piano strategico per costruire interamente sul suolo americano i suoi costosi server AI. La decisione, che rappresenta una svolta storica per l'azienda, giunge in un momento di crescenti tensioni commerciali internazionali e mira a proteggere l'intera filiera produttiva dalle possibili tariffe doganali che l'amministrazione Trump potrebbe imporre. Il colosso dei chip punta a creare un ecosistema produttivo completo negli Stati Uniti, dalla fabbricazione dei processori fino all'assemblaggio dei sistemi finiti, con l'obiettivo di produrre server per un valore stimato di 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.

Texas e Arizona diventeranno i nuovi poli produttivi di questa rivoluzione tecnologica. Foxconn e Wistron, partner storici di NVIDIA, hanno già pianificato la costruzione di due impianti di assemblaggio a Houston e Dallas, con l'avvio dei lavori previsto a breve e l'inizio della produzione effettiva entro i prossimi 12-15 mesi. Contemporaneamente, TSMC ha già iniziato la produzione dei processori Blackwell presso il suo stabilimento Fab 21 vicino a Phoenix, anche se al momento i chip vengono ancora inviati a Taiwan per il packaging.

Questa situazione cambierà presto, poiché Amkor e SPIL stanno per avviare operazioni avanzate di packaging e testing in Arizona, occupando uno spazio produttivo di oltre 92.900 metri quadrati. L'intero processo rappresenta un tentativo di NVIDIA di ridurre la dipendenza dalle catene di approvvigionamento asiatiche, rafforzando al contempo la propria resilienza in un mercato dell'intelligenza artificiale in rapida espansione.

La trasformazione della catena produttiva di NVIDIA non si limiterà al semplice spostamento degli impianti. L'azienda intende sfruttare le proprie tecnologie all'avanguardia per ottimizzare ogni fase del processo produttivo. Piattaforme come Omniverse verranno utilizzate per simulare le operazioni di fabbrica, mentre i sistemi robotici automatizzati sviluppati con Isaac GR00T porteranno miglioramenti guidati dall'AI in ogni segmento della produzione.

"I motori dell'infrastruttura AI mondiale vengono costruiti negli Stati Uniti per la prima volta"

Jensen Huang, CEO di NVIDIA, ha sottolineato l'importanza di questa svolta: "I motori dell'infrastruttura AI mondiale vengono costruiti negli Stati Uniti per la prima volta. Aggiungere la produzione americana ci aiuta a soddisfare meglio la domanda incredibile e crescente di chip AI e supercomputer, rafforza la nostra catena di approvvigionamento e aumenta la nostra resilienza."

Un aspetto particolarmente interessante di questa trasformazione riguarda l'impatto economico. Nonostante il costo della manodopera negli Stati Uniti sia tradizionalmente più elevato rispetto ai paesi asiatici, l'elevato valore unitario dei server AI rende questo fattore relativamente poco influente sul prezzo finale dei prodotti. Inoltre, l'uso intensivo di automazione e robotica negli stabilimenti texani dovrebbe portare a un'ulteriore ottimizzazione dei costi nel medio termine.

La mossa di NVIDIA rappresenta un cambio di paradigma significativo per l'industria tecnologica americana, con potenziali effetti a cascata su tutto il settore dell'intelligenza artificiale. La localizzazione della catena di approvvigionamento AI non solo proteggerà l'azienda dalle incertezze geopolitiche, ma potrebbe anche stimolare una nuova era di innovazione manifatturiera negli Stati Uniti, con tecnologie avanzate di produzione che verranno sviluppate e implementate proprio per supportare questa ambiziosa iniziativa.

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Come riderei se esplodesse la bolla delle pseudo AI .....

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