South Bridge / nForce4 MCP

Oggi, NVIDIA annuncia il chipset nForce4 Intel Edition per socket 775, caratterizzato dal supporto per CPU dual core e SLI. Oltre a maggiori funzionalità, il chipset NVIDIA gode anche di ottime performance, tali da sovrastare la supremazia dell'Intel 925XE.

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a cura di Tom's Hardware

South Bridge / nForce4 MCP

Come già menzionato, l'MCP fornisce dieci porte USB 2.0, cinque PCI 32 bit, un sistema audio classico 7.1 con SP/DIF opzionale, e il controller NVIDIA Gigabit Ethernet con incluso il firewall hardware. Inoltre integra anche due controller di archiviazione di massa: uno tradizionale con due canali UltraATA/133, e uno AHCI compatibile SATA con supporto per il native command queiuing, operazioni a 4 Gbit/sec e modalità RAID.

MediaShield

MediaShield

NVIDIA decided to split up the SATA controller into two logical units.

NVIDIA ha deciso di dividere il controller SATA in due unità logiche.

Diversamente da quanto offerto da Intel con il suo chip ICH6, l'nForce4 MCP fornisce due controller SATA indipendenti. Questi supportano l'NCQ e operazioni a 3 Gbit/sec. Entrambi soddisfano le specifiche SATA II.

Command Queuing allows a hard drive to line up incoming commands so they can be executed in the most efficient order.

Command Queuing permette agli hard drive di gestire la successione dei comandi, in maniera tale da essere più efficienti.

NVRAID: RAID 5 per tutti

L'nForce4 IE supporta le modalità RAID ordinarie: RAID 0 (Stripping), RAID 1 (mirroring) e RAID 0+1 (combinazione di stripping e mirroring). Inoltre, permette anche di utilizzare il RAID 5. In pratica, questa modalità funziona come un RAID 0, distribuendo i dati tra tutti gli hard disk disponibili, creando anche delle informazioni di parità durante la scrittura dei dati. Questo permette di far funzionare il RAID anche se un hard disk dovesse danneggiarsi - con un RAID 0, il danneggiamento di un drive significa la perdita di tutti i dati.

Tutto ciò suona sicuramente bene, ma ci sono due svantaggi quando si utilizza un array RAID5. Il primo è che le informazioni di parità sono distribuite su tutti i drive, situazione che riduce la capacità di archiviazione di un drive. Il secondo è che il calcolo delle informazioni di parità in tempo reale richiedono molta potenza di calcolo. A causa di ciò, i controller RAID professionali integrano un processore RISC dedicato - quello che solitamente viene chiamato "XOR engine" - che si occupa dei calcoli di parità.

Quindi, che senso ha optare per un RAID 5? Se quello che cercate sono le prestazioni, allora non è il caso di utilizzare questa modalità RAID. Non dimenticate però che Intel fra poco metterà a disposizione i Pentium D e Pentium Extreme Edition (processori dual core). Con questi processori, un core potrà dedicarsi ai calcoli di parità mentre l'altro farà funzionare i programmi abituali, senza nessuna perdita prestazionale.

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