Overclock della GTX 680: vogliamo più del GPU Boost

Test - Recensione della GeForce GTX 680 di Nvidia con GPU GK104 Kepler a 28 nanometri.

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a cura di Andrea Ferrario

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Overclock della GTX 680: vogliamo più del GPU Boost

Il GPU Boost non preclude l'overclocking. Questa funzione non si può disabilitare come con le CPU Intel, e bisogna sempre rispettarne i parametri. Per esempio l'overclocking ora è raggiunto attraverso un offset: si può facilmente spingere la frequenza 3D di base di 100, 150 o persino 200 MHz, ma se un gioco era già ai limiti del TDP con la frequenza di default, non andrà certo più veloce. Con le applicazioni che non spingono la GTX 680 al limite termico, invece, l'offeset porta le prestazioni al limite. 

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Il GPU Boost è progettato per bilanciare frequenza e tensione tra di loro in riferimento al TDP, quindi l'overclock è più efficace grazie a un'azione precisa sul consumo. EVGA Precision X include slider sia per il target di consumo che l'offset sulla frequenza della GPU.

Il TDP della GTX 680 è 195 W, ma Nvidia dice che il consumo tipico della scheda è vicino ai 170 W. Quindi incrementare lo slider sposta questo valore più in alto. Con un +32%, l'impostazione più alta di Precision X, arriverete al limite di 225 W possibile grazie ai due connettori a sei pin e all'energia offerta dallo slot PCI Express.

Usando Crysis 2 come test, possiamo misurare l'impatto di ogni alterazione e il suo effetto sulle prestazioni. Per prima cosa avviamo una singola sessione del livello Central Park a 1920x1080 in modalità DirectX 11, senza anti-aliasing. Otteniamo 72,3 FPS e osserviamo che  durante il test il GPU Boost spinge la GTX 680 tra 1071 e 1124 MHz (partendo dai 1006 MHz di base). L'immagine qui sopra mostra che siamo vicini al limite massimo di consumo del chip GK104. Aumentiamo il target del 15% e vediamo un piccolo salto a 74,2 FPS insieme a frequenze tra 1145 e 1197 MHz.

Valutando l'incremento del target di consumo come la liberazione di un po' di margine termico, abbiamo aumentato l'offset di 100 MHz e raggiunto prestazioni persino migliori (76,1 FPS). Questa volta però abbiamo 1215 MHz costanti. Nvidia afferma che è il massimo che la scheda raggiunge dato il carico di lavoro e il limite di consumo.

Perché non alzare il target di consumo? Al 130% (fondamentalmente i 225 watt che la scheda è in grado di assorbire), le prestazioni scendono a 75,6 FPS e il grafico nel tempo mostra una frequenza costante di 1202 MHz. Ci aspettavamo maggiori prestazioni, non meno. Che succede? Qui nasce il problema con il GPU Boost: il risultato dipende da fattori che sono monitorati di continuo, e le prestazioni cambiano nel tempo. Con il riscaldamento della GPU il sistema riduce frequenze e tensioni per bilanciare la temperature. È facile avere numeri sempre alti in benchmark che durano alcuni minuti, ma se giocate per ore il GPU Boost non può essere così efficace.

Il nostro tentativo di applicare un offset di 200 MHz dimostra che, anche se questa tecnologia prova a mantenere la frequenza più elevata sotto una determinata soglia di consumi, incrementare entrambi i limiti consente ancora di superare facilmente il potenziale della scheda. Un offset di 150 MHz ci dà stabilità, ma le prestazioni non sono in alcun modo migliori rispetto all'impostazione di 100 MHz. Senza dubbio, ci vorranno più prove per trovare il giusto overclock con il GPU Boost nel mix e sempre attivo.

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