Nvidia è nel mirino dell'antitrust francese: rischia multe salatissime

autorità francese della concorrenza ancora sospettosa di nvidia

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a cura di Marco Silvestri

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Secondo fonti citate da Reuters, l'Autorità francese della concorrenza sembra intenzionata ad accusare Nvidia di pratiche commerciali anticoncorrenziali. Le accuse arriverebbero nove mesi dopo che l'Autorità ha perquisito gli uffici francesi di Nvidia e si concentrerebbero sul dominio totale della società nel settore AI computing.

Nvidia, che di recente è diventata la più grande azienda al mondo per capitalizzazione di mercato (per poi tornare al terzo posto), ha raggiunto tali altezze grazie al boom dell'IA. Scatenato dalla crescita di ChatGPT e di altre intelligenze artificiali generative per i consumatori e applicazioni di machine learning per le aziende, Nvidia si è affermata come l'unico punto di riferimento per l'acquisto di strumenti essenziali per la corsa all'oro dell'IA, poiché le sue schede grafiche rappresentano la migliore soluzione per l'elaborazione IA di alto livello.

Ordini miliardari, come l'acquisto di 100.000 GPU H100 da parte di Elon Musk, sono diventati routine per Nvidia.

Questo monopolio è la fonte della preoccupazione dell'Autorità della concorrenza francese. Il consiglio di regolamentazione ha pubblicato un report venerdì scorso, analizzando lo stato del mercato dell'IA e investigando su quanta concorrenza e quindi innovazione siano attualmente permesse. Nel documento, l'Autorità ha espresso preoccupazione per il rischio di abusi da parte dei fornitori di chip.

In particolare, ha menzionato "la dipendenza del settore dal software di programmazione dei chip CUDA di Nvidia (l'unico che è al 100% compatibile con le GPU [di Nvidia] che sono diventate essenziali per l'elaborazione accelerata)." È stato sollevato anche un campanello d'allarme per gli investimenti di Nvidia nei fornitori di cloud AI come CoreWeave, partnership che potrebbero gonfiare indebitamente le prestazioni di mercato di Nvidia.

L'Autorità delinea anche i rischi potenziali derivanti dalle politiche attuate dai produttori di chip per l'IA, tra cui il monopolio sui prezzi, restrizioni di produzione e condizioni/condotte contrattuali sleali. Sebbene Nvidia non sia espressamente accusata di questi potenziali reati, è l'unico fornitore di chip menzionato nel report. La dipendenza schiacciante del mercato IA dall'hardware Nvidia non è stata un importante punto di preoccupazione per l'Autorità, che sembra aver trovato sufficienti alternative come gli acceleratori IA TPU di Google.

Nvidia rischia una sanzione massima pari al 10% del suo fatturato annuo globale se verrà trovata in violazione delle leggi antitrust e anticoncorrenziali francesi. Questo ipotizzando che il governo francese decida di perseguire un'azione legale contro Nvidia e che l'azienda riceva la pena più alta, un prospetto vertiginoso ma improbabile per il gigante tecnologico.

Il colosso guidato da Jensen Huang sta avendo i suoi problemi anche negli Stati Uniti, dove cerca di ottenere una licenza di esportazione per inviare i suoi prodotti in Medio Oriente, fortemente sanzionato. La FTC continua a monitorare Nvidia dopo aver bloccato il tentativo di acquisizione di Arm per 40 miliardi di dollari nel 2022.

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